martedì 27 novembre 2012

L'anello di Mongardino


Masio - Belveglio - Mombercelli - Montegrosso - Mongardino - Montemarzo - Azzano d'Asti - Castello d'Annone - Rocchetta Tanaro - Masio (Km 52,7)


Contrariamente alle mie abitudini, interrompo per un giorno il mio letargo invernale per agguantare l'ultimo pomeriggio di novembre e probabilmente dell'anno con temperature proponibili per un giro in bici senza grandi pretese se non quelle di distendere nervi e muscoli in stato di forma precaria: quanto basta per giustificare un'uscita estemporanea lungo strade note che include tuttavia un paio di salitelle mai affrontate in precedenza a Mongardino e Montemarzo.

venerdì 19 ottobre 2012

Il giro delle quattro province


Cortemilia - Serole - Spigno M.to - Merana - Piana Crixia - Dego - S. Giulia - Todocco - Pezzolo Valle Uzzone - Cortemilia (Km 67)


Da anni scelgo le strade tranquille e ferme nel tempo dell'Alta Langa per il mio giro di chiusura della stagione. Questa volta mi spingo un po' più in là disegnando un percorso che partendo da Cortemilia tocca altre tre province, in un continuo saliscendi tra il Bormida di Millesimo, quello di Spigno e l'Uzzone, passando dall'Alta Langa alla Langa astigiana, dall'Alto Monferrato all'entroterra savonese. Non tutti sanno infatti che l'estremità meridionale della provincia di Asti (per il poco che esisterà ancora) confina con la Liguria, e dal momento che a est e ovest si trovano rispettivamente le province di Alessandria e di Cuneo, è teoricamente sufficiente percorrere una cinquantina di chilometri per toccare tutte e quattro le province: un boccone prelibato cui tuttavia avevo sempre rinunciato. Uno dei motivi per cui non mi ero mai deciso a fare un giro su queste strade è che il punto di partenza più vicino - Cortemilia - è molto scomodo da raggiungere, ma visto che stavolta sono convinto, mi sono dato da fare per studiare un itinerario il più possibile completo sotto tutti i punti di vista. Alla fine posso dire che la missione è compiuta e anzi a fine giornata ho già una gran voglia di tornare presto da queste parti, sfruttando una delle tante varianti offerte dal territorio.

martedì 9 ottobre 2012

Autumn in Langa


Gallo d'Alba - La Morra - Novello - Monforte - Dogliani - Bonvicino - Bossolasco - Serravalle Langhe - Pedaggera - Sinio - Gallo d'Alba (Km 62,8)


Mattinata nelle Langhe con tutti i requisiti per restare a lungo impressa nella memoria, soprattutto quando tra pochi giorni anche questo altalenante 2012 andrà in soffitta e in attesa del primo sole di febbraio ci sarà spazio solo per i ricordi e i progetti di un 2013 che già ora si annuncia incerto. Quest'anno per un motivo o per l'altro sono saltati almeno mezza dozzina di percorsi progettati, che spero di recuperare l'anno prossimo; in compenso, sono usciti alcuni giri non programmati che si sono rivelati tra i più belli della stagione, e tra questi inserisco oggi il bel giro tra Bassa e Alta Langa di domenica.

martedì 18 settembre 2012

Il vallone d'Elva


Macra - Stroppo - Elva - Colle di Sampeyre - Stroppo - Macra (Km 46)


Il colle di Sampeyre dal vallone d'Elva è la mia salita piemontese preferita, non ci sono Agnello, Nivolet o Fauniera che tengano. L'ho scalato per la prima volta quasi venti anni fa, uno dei miei primi 2000, in una delle tante giornate nebbiose del luogo: ricordo una fatica pazzesca a 'leggere' i continui cambi di ritmo dei primi cinque chilometri, poi, dopo Elva, il colpo di pedale che si aggiusta e l'arrivo in scioltezza tra le nuvole che avvolgevano tutto, un'esperienza fantastica fisicamente e mentalmente, seppur per tanti aspetti opposta a quella vissuta venerdì scorso.
Sì, perché due decenni non passano invano, nel frattempo ho cambiato radicalmente il modo di affrontare una salita così lunga e difficile e anche quello di pianificare le mie sempre più occasionali uscite in montagna; e soprattutto perché il Sampeyre è il più enigmatico dei colli cuneesi, in vetta le giornate di sole (inverno a parte) si contano sulle dita di una mano, ed è questo il motivo per cui gode di recensioni poco favorevoli in Rete: spettacolare e inquietante il vallone, bella la salita, ma lassù una vera delusione...

lunedì 10 settembre 2012

La valle Po


Paesana - Ostana - Pian da Charm - Ostana - Borgo - Pian del Re - Crissolo - Paesana (Km 53,5)


Arriva a inizio settembre il giro che vale un'intera annata, sia come percorso che (finalmente!) come gamba. L'uscita in valle Po baciata da condizioni meteo quasi perfette è di quelle da mettere in archivio con orgoglio e una certa nostalgia, perché non sarà facile ottenere di meglio da queste parti.
Quando parto in macchina da Torino, la pianura è avvolta dalla foschia e mi lascio aperto un piano alternativo, nel caso in cui il Monviso dovesse essere coperto, ma quando prima di Pinerolo vedo affiorare l'inconfondibile piramide del Re di Pietra, capisco che l'occasione è di quelle da non perdere. Troppe volte in passato mi ero dovuto accontentare dei nuvoloni che quasi sempre avvolgono la montagna simbolo delle Cozie, e dunque barra dritta su Paesana, da dove avrà inizio un percorso in buona parte inedito che non so se definire più duro o più spettacolare: alla classica meta del Pian del Re ho infatti deciso di aggiungere la scalata al Pian da Charm sopra Ostana, scelta che se da un lato aumenta dislivello e fatica, dall'altro premia l'azzardo con una serie di vedute indimenticabili.

martedì 4 settembre 2012

Le Langhe di Murazzano


Carrù - Bastia Mondovì - Cigliè - Rocca Cigliè - Marsagla - Murazzano - Belvedere Langhe - Farigliano - Carrù (Km 61,8)


Un week-end di autunno anticipato impedisce la prevista trasferta in val Chisone e mi dirotta sulle più modeste alture langarole per un giro in sell alla vecchia Cucchietti che in corso d'opera dovrò ulteriormente tagliare per evitare brutte avventure. Se c'è una parte di Langa che conosco relativamente poco, è quella compresa tra il Tanaro e Murazzano, e dunque, col prezioso ausilio di Street View, mi metto alla ricerca di qualche stradina alternativa alle principali e disegno un percorso ambizioso, che rimarrà in parte sulla carta, ma rappresenterà in ogni caso un ripiego più che accettabile.

martedì 28 agosto 2012

Il vallone dell'Arma


Cervasca - Vignolo - Borgo S. Dalmazzo - Festiona - Demonte - Colle Fauniera - Castelmagno - Pradleves - Monterosso Grana - Valgrana - Bernezzo - Cervasca (Km 88,1)


Il sabato post-ferragostano è forse il giorno più infuocato dell'anno, per l'unica uscita infilata tra le vacanze di quest'anno è d'obbligo salire in alta quota, e dunque ecco subito riproposto l'attacco al Fauniera, versante vallone dell'Arma, a mio giudizio il più bello dei tre. È una salita lunghissima e molto dura, resa per l'occasione asfissiante da un caldo insopportabile, che mi presenterà un conto salato, ma alla fine potrò dire che ne sarà valsa la pena.

martedì 31 luglio 2012

Tra Alto Tanaro ed entroterra savonese


Priola - Colle della Rionda - Murialdo - Osiglia - Colle del Melogno - Calizzano - Colle Quazzo - Garessio - Priola (Km 78,2)


Un meteo incerto con concreta minaccia di temporali sconsiglia escursioni in alta quota, e così per la trasferta programmata in provincia di Cuneo scatta il piano B, con obiettivo l'Alto Tanaro e l'entroterra savonese. L'altitudine si mantiene più o meno tra i 500 e i 1000 metri, e il cielo da queste parti rimane sereno tutto il giorno, senza tuttavia che il sole e il caldo arrivino a costituire un grande problema.
Mentre dal punto di vista tecnico i connotati del giro restano più che interessanti, a pagare pesantemente dazio è la valenza paesaggistica: le tre salite si snodano interamente nel bosco, con pochissimi passaggi panoramici, se si esclude l'ultimo tratto del Melogno, che nel versante da Finale mi aveva invece entusiasmato; e anche il lunghissimo tratto di trasferimento da Vetria a Osiglia non ha niente di memorabile, a parte i tre bei chilometri che affiancano l'omonimo lago che precede il paese.

martedì 24 luglio 2012

Tra val d'Aosta e val d'Ayas


Verrès - Montjovet - Col d'Arlaz - Challand-Saint-Anselme - Col Tsecore - Amay - Col de Joux - Brusson - Challand-Saint-Anselme - Verrès (Km 61,3)



Dopo un mese costellato da contrattempi, malanni e altri impegni prioritari, risalg in sella a rivoluzione copernicana avvenuta: dopo 20 anni di onorato servizio, la Cucchietti va in pensione, sarà ancora utile per qualche giretto di allenamento, ma il testimone di fatto passa di mano, a raccoglierlo è una bicicletta al passo coi tempi a marchio Fondriest ed equipaggiata Shimano Ultegra con guarnitura compact. Ci sarà tempo per prendere piena confidenza e attribuirle quello strano affetto che per quanto oggetto inanimato una bicicletta sa conquistarsi chilometro dopo chilometro, avventura dopo avventura. Per il momento posso solo registrare un passo avanti molto sensibile, che fin dall'esordio mi consente di osare e portare a termine un percorso che nell'attuale stato di forma non mi sarebbe stato accessibile a cavallo della vecchia bici.
Per il 'battesimo' scelgo infatti di tornare in Valle d'Aosta, disegnando un giro tanto bello quanto duro che prevede la scalata di tre colli sulla sinistra della val d'Ayas: l'Arlaz, lo Tsecore e il Joux. I primi due sono abbastanza brevi ma durissimi, il terzo sarebbe pure pedalabile, ma dopo lo sforzo appena sostenuto superarlo diventa a sua volta una bella impresa.

martedì 19 giugno 2012

Il col de Saint Pantaleon e Cervinia


Châtillon - Chambave - Saint-Denis - Col de Saint Pantaleon - Torgnon - Antey-Saint-André - Valtournenche - Breuil-Cervinia - Valtournanche - Antey-Saint-André - Châtillon (Km 78,7)



Uno dei colli di media montagna più belli mai scalati e il 2000 metri forse più insignificante mai raggiunto: così posso riassumere la trasferta valdostana di sabato. Il programma prevede un giro di circa 80 chilometri e tanta, tanta salita, su pendenze mai proibitive ma alla lunga decisamente sfiancante, soprattutto perché quest'anno non avevo mai superato i 2000 metri di dislivello, quota di per sé eccezionale per i miei standard.
Rimandati a un futuro da destinarsi i duri Arlaz e Tze Core, opto per una doppia salita più pedalabile sulle strade della Valtournanche: del Saint Pantaleon ho letto commenti entusiastici, mentre Cervinia, pur non avendola mai fatta in bici, è una strada che non ha bisogno di troppe presentazioni.
La partenza da Châtillon avviene con una buona mezz'ora di ritardo rispetto alla mia tabella di marcia ideale, ma la cosa ha poca importanza, e anzi prima di cominciare mi concedo un'abbondante colazione in un baruccio del paese.

giovedì 14 giugno 2012

Superga e il colle della Maddalena


Torino - Superga - Pino T.se - Tetti Rosero - Colle della Maddalena - Torino (Km 32,7)



Dal cappello di un giugno problematico esce il coniglio di un breve quanto intenso allenamento mattutino sulla collina torinese, da dove mancavo da tre anni. Per l'occasione, sveglia alle 6h30 e pedalata surreale a Superga e colle della Maddalena, con traffico paragonabile alle uscite lungo le strade più lontane dal mondo.
Quando muovo le prime pedalate in piazza Vittorio, la città è deserta e il cielo ancora gonfio di nuvole che si diraderanno solo un paio d'ora più tardi. L'umidità è quasi tangibile ma non fastidiosa, perché la temperatura è intorno ai 15° e la qualità dell'aria insolitamente buona per essere in centro città.

martedì 29 maggio 2012

Il Santuario di Crea


Masio - Felizzano - Fubine - Ottiglio - Cereseto - Pontestura - Santuario di Crea - Ponzano M.to - Moncalvo - Calliano - Grana - Montemagno - Quattordio - Masio (Km 90,5)



Quando per qualunque motivo mi sfugge un obiettivo, è quasi certo che prima o poi ritorni sui miei passi. È il caso del Santuario di Crea, mancato tre anni fa a causa di un errore di percorso dovuto alla mia allora scarsa conoscenza del territorio: mi infilai in una strada senza uscita, e una volta tornato indietro era troppo tardi per rimediare.
Mi rifaccio adesso, aggiungendo alla scalata al Santuario il carico di un chilometraggio molto elevato per i miei standard, unito a un dislivello complessivo più che rispettabile. Il giro che pianifico ha come punto di massima distanza Pontestura, paese sulle rive del Po ai margini della provincia di Alessandria; per il resto, l'itinerario può essere diviso in due parti: la prima molto filante fino a Madonnina, la seconda più impegnativa e nervosa con pochi tratti pianeggianti.

martedì 22 maggio 2012

La vecchia strada tra Cuccaro e Lu


Masio - Felizzano - Fubine - Cuccaro M.to - Lu - Quargnento - Solero - Felizzano - Masio (Km 43,4)



Pioggia e freddo consigliano di rimandare l'appuntamento con la Val d'Aosta, e anche il percorso alternativo alla fine risulta semiabortito, al punto che ne esce una semplice sgambata da inizio stagione, inutile come allenamento ma con qualcosa da salvare almeno dal punto di vista escursionistico. Il giro originario prevedeva di arrivare alla confluenza di Po e Tanaro, purtroppo fin dal mattino il cielo coperto mi consiglia di tentare la sorte al pomeriggio.

martedì 15 maggio 2012

Il colle del Moncenisio


Susa - Colle del Moncenisio - Susa (Km 47,2)



Nel panorama delle grandi salite delle Alpi Occidentali, il Moncenisio gode immeritata fama di colle di serie B, secondo molti granfondisti rappresenta poco più di un riscaldamento in vista delle scalate vere al Galibier o all'Iseran. Strada statale ampia, rari tornanti, pendenze mai proibitive e panorama autenticamente montano soltanto negli ultimi chilometri possono in effetti spiegare certi giudizi ingenerosi, ma se si vanno a leggere i numeri, la realtà che ne esce è diversa: oltre 1500 metri di dislivello in 24 interminabili chilometri rappresentano - per dare l'idea - un Pordoi dieci chilometri più lungo, insomma una bella impresa per chi se li deve faticare a cavallo di una bici, che richiede un buon allenamento di gambe e una bella predisposizione di testa.

martedì 8 maggio 2012

Tra Alto Monferrato e Langhe astigiane


Nizza M.to - Castel Boglione - Terzo - Castelletto d'Erro - Montechiaro d'Acqui - Denice - Roccaverano - Monastero B.da - Sessame - Rocchetta Palafea - Calamandrana - Nizza M.to (Km 79,6)



Giro lungo, duro e di rara bellezza sulle strade dell'Alto Monferrato e delle Langhe astigiane, decisamente il migliore dell'anno, in attesa delle uscite in alta quota. Per l'occasione, pianifico una partenza di buon mattino da Nizza Monferrato, azzardando un percorso con tanta salita, ma confortato dalle buone sensazioni del periodo e dal fondo caricato su gambe e polmoni nelle settimane precedenti, magari non memorabili ma sicuramente utili per preparare al meglio gli appuntamenti di maggio.
Le salite previste dall'itineario sono quattro, di cui la prima è un semplice riscaldamento, ma fin dalle prime pedalate ho bene in mente l'ultima, cinque chilometri per salire a Rocchetta Palafea, che dovrò affrontare con 60 chilometri sulle gambe e per la quale devo assolutamente conservare qualche energia: parole d'ordine, quindi, nessuna forzatura, andatura regolare sia in pianura che in salita, rapporti agili per non imballare i muscoli e tagliare il fiato. In questo, mi sarà d'aiuto la natura delle salite, lunghe ma mai troppo difficili.

mercoledì 2 maggio 2012

Tra Roero e Astigiano


Masio - Belveglio - Mombercelli - Montegrosso d'Asti - Isola d'Asti - Govone - S. Martino Alfieri - Antignano - Celle Enomondo - Revigliasco d'Asti - Asti - Castello d'Annone - Rocchetta Tanaro - Masio (Km 78,2)



Saltata e rinviata a data da destinarsi la prevista trasferta sui colli tortonesi, ripiego su un giro lungo ma in buona parte pianeggiante, con un tratto collinare soltanto nella breve incursione nel Roero a metà percorso, oltre all'ultimo strappo di Mogliotti.
La giornata è abbastanza calda ma non fastidiosa, e pedalo bene per tutto il giorno grazie anche all'assenza di vento, una novità assoluta per quest'anno. I primi 30 chilometri lungo i rettilinei della val Tiglione e poi della statale per Alba sono piuttosto piatti, sia dal punto di vista altimetrico che paesaggistico, intervallati solo da rari scorci che attirano l'attenzione.

martedì 24 aprile 2012

Le colline intorno a Nizza


Masio - Belveglio - Vinchio - Castelnuovo Calcea - Moasca - S. Marzano Oliveto - Calamandrana - Rocchetta Palafea - Castel Boglione - Nizza M.to - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 67,7)



Secondo giro mattutino di aprile abbastanza impegnativo dopo la sosta per pioggia della settimana scorsa, disegnato su un tracciato che senza troppe pretese mi regala comunque parecchi spunti interessanti, sia dal punto di vista tecnico che da quello cicloturistico: un buon giro di raccordo tra percorsi più suggestivi, guastato solo dal solito vento freddino e da un clima che in definitiva non si decide mai se voltare al bello o al brutto, col risultato di qualche sudata in salita e di qualche colpo d'aria in discesa che pagherò con un paio di giorni di raffreddore.

mercoledì 11 aprile 2012

Tra Calosso e S. Stefano



Masio - Belveglio - Mombercelli - Castelnuovo Calcea - Moasca - Calosso - Castiglione Tinella - S. Stefano Belbo - S. Libera - S. Stefano Belbo - Canelli - Calamandrana - Nizza M.to - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 78,2)



Per il sabato di Pasqua mi affido all'usato sicuro. Usato pochissimo, a dire il vero, visto che i 30 chilometri centrali, di gran lunga i più interessanti del giro, li ho percorsi al più un paio di volte, ma se devo proprio trovare un difetto a questo giro, è di non aver scovato per una volta nemmeno un metro inedito. Per il resto, itinerario quasi perfetto che replica quasi il dislivello della settimana precedente (ma distribuito in maniera completamente diversa), sfiorando gli 80 chilometri complessivi, per quanto gli ultimi 30 rappresentino nient'altro che il ritorno al punto di partenza.
L'obiettivo del giro sono le colline tra Calosso e S. Stefano, e questo purtroppo significa tanti chilometri pianeggianti a inizio e fine giro, ma anche questo può rivelarsi utile in vista dei prossimi obiettivi di stagione: di sicuro, la condizione generale rispetto a un mesetto fa è migliorata nettamente.

martedì 3 aprile 2012

La valle Belbo



Campetto - Borgomale - Benevello - Pedaggera - Serravalle Langhe - Bossolasco - Murazzano - Pedaggera - Mombarcaro - Niella Belbo - Feisoglio - Cravanzana - Bosia - Campetto (Km 65,5)



Ultimo giorno di marzo con trasferta in Langa su un percorso classico quanto spettacolare disegnato sulle due rive del Belbo. Chilometraggio in linea con i miei standard e dislivello per la prima volta nell'anno superiore ai 1000 metri promettono un'uscita abbastanza probante anche dal punto di vista tecnico, e fortuna vuole che la decisione di anticipare il giro al mattino mi risparmi il disturbo del forte vento che batterà tutto il Piemonte dal pomeriggio.

martedì 27 marzo 2012

L'anello del mandrogno



Masio - Oviglio - Alessandria - Spinetta M.go - Mandrogne - Frugarolo - Bosco M.go - Fresonara - Basaluzzo - Predosa - Castelspina - Castellazzo B.da - Oviglio - Masio (Km 80,3)



Ottanta chilometri ultrapiatti nella piana alessandrina. Brezza che in alcuni tratti contrasta e in altri sospinge la pedalata lungo i rettilinei tutti uguali, con pochissimi momenti di distrazione: il ritorno a Villa del Foro nove mesi dopo la crisona, l'attraversamento di Alessandria, il passaggio a Mandrogne (paesello dal nome proverbiale che non avrebbe altro motivo per essere ricordato), un saliscendi appena accennato dalle parti di Fresonara, una bella stradina di campagna che da Predosa mi avrebbe dovuto portare fino a Castellazzo Bormida, purtroppo interrotta a metà. Per il resto, tante pedalate spingendo lo stesso rapporto, credo sia la prima volta da quando vado in bici che mi capita di non dover cambiare neanche una volta. Una volta o due all'anno ci sta anche un giro così, ma dalla prossima uscita si cambia registro.

lunedì 19 marzo 2012

Esplorando il Monferrato



Masio - Quattordio - Refrancore - Castagnole M.to - Grana - Grazzano Badoglio - Ottiglio - Casorzo - Altavilla M.to - Fubine - Felizzano - Masio (Km 66,6)



Ritorno in Monferrato dopo qualche mese per un giro in buona parte molto bello e particolarmente adatto alla stagione. Da un punto di vista puramente ciclistico, non sono un amante di queste collinette che a stento raggiungono i 300 metri di altezza, ma questa volta ho scovato una serie di strade e stradine pienamente convincenti sotto tutti gli aspetti, che mi fanno tornare a casa più che soddisfatto.
Tecnicamente, replico più o meno chilometraggio e dislivello della settimana precedente, e mio malgrado la lotta contro il vento nell'ultimo terzo di giro: nel complesso, le sensazioni sono migliori di sette giorni fa, ed è questa la notizia migliore alle porte della primavera.

martedì 13 marzo 2012

Vento, neve e sudore a Montabone



Masio - Cortiglione - Incisa Scapaccino - Nizza Monferrato - Calamandrana - Rocchetta Palafea - Montabone - Castel Boglione - Casalotto - Castelnuovo Belbo - Bergamasco - Oviglio - Masio (Km 63,8)



Giro abbastanza interessante con l'obiettivo di allungare il chilometraggio, salire alle soglie dei 500 metri e casomai intravedere i rimasugli dell'ultima neve dell'anno. Tutto seconod i propositi, alla fine, ma non tutto benissimo, perché in qualche tratto di salita ho faticato più del previsto e perché il vento sul finire mi ha messo alle corde.

lunedì 5 marzo 2012

Collezione di bricchi intorno al Tiglione



Masio - Belveglio - Mombercelli - Montaldo Scarampi - Montegrosso - Briccomonti - Moncucco - Mombercelli - Vinchio - Noche - Vaglio Serra - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 46,9)



Seconda uscita dell'anno abbastanza interessante, con chilometraggio pressoché invariato ma incremento di dislivello piuttosto sensibile grazie a sei salitelle e un'infinità di saliscendi disseminati lungo il percorso, con l'aggiunta dei primi brevi picchi di salita vera, superata quasi sempre in discreta scioltezza. Restano una stagione e un contesto geografico tutt'altro che entusiasmanti, ma ci sarà tutto il tempo per rifarsi già dai prossimi giri. Nel frattempo, è fieno in cascina che già fra sette giorni dovrebbe permettermi di allungare un po' la gittata delle mie pedalate.

martedì 28 febbraio 2012

L'anello di Rocca d'Arazzo



Masio - Belveglio - Mombercelli - Montaldo Scarampi - Rocca d'Arazzo - Castello d'Annone - Rocchetta T.ro - Masio (Km 43,8)



L'inverno ritardatario fa slittare di qualche settimana la prima sgambata dell'anno. L'aspetto positivo è che ormai le giornate sono abbastanza lunghe da poter pianificare un'uscita discretametne lunga, quello negativo è che il lunghissimo letargo ha rattrappito i muscoli delle gambe e ci vorranno tre o quattro giri prima di ritrovare il giusto colpo di pedale. Quanto al meteo, fa abbastanza caldo ma tira una brutta brezza che a lungo andare produce i suoi danni.
Il giro che disegno sulla carta è il classico anello d'inizio stagione, con 3-4 salitelle disseminate lungo le colline tra il Tiglione e il Tanaro. In origine, il passaggio più interessante sarebbe dovuto essere il saliscendi attraverso Montemarzo e Azzano, ma la strada a distanza di più di un anno è ancora interrotta, e mi tocca un dietrofront con conseguente deviazione a Rocca d'Arazzo. Poco male sotto tutti i punti di vista.