lunedì 5 marzo 2012

Collezione di bricchi intorno al Tiglione



Masio - Belveglio - Mombercelli - Montaldo Scarampi - Montegrosso - Briccomonti - Moncucco - Mombercelli - Vinchio - Noche - Vaglio Serra - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 46,9)



Seconda uscita dell'anno abbastanza interessante, con chilometraggio pressoché invariato ma incremento di dislivello piuttosto sensibile grazie a sei salitelle e un'infinità di saliscendi disseminati lungo il percorso, con l'aggiunta dei primi brevi picchi di salita vera, superata quasi sempre in discreta scioltezza. Restano una stagione e un contesto geografico tutt'altro che entusiasmanti, ma ci sarà tutto il tempo per rifarsi già dai prossimi giri. Nel frattempo, è fieno in cascina che già fra sette giorni dovrebbe permettermi di allungare un po' la gittata delle mie pedalate.
Giro atipico, studiato quasi interamente alla ricerca di stradine di campagna poco o nulla battute sui due versanti della val Tiglione. Partenza moderatamente all'insù fino alla Castaganassa, ma una volta raggiunto il bivio, invece di scendere verso la Crociera o Rocchetta, proseguo diritto in direzione di Belveglio lungo una bella stradina di cresta che solo ultimamente ho scoperto essere tutta asfaltata. Questi primi chilometri sono battuti per lunghi tratti da un noioso vento contrario, ma riesco a superarli senza grosse difficoltà e soprattutto senza compromettere la tenuta della gamba. Unico neo di questo primo tratto molto bucolico: il maltempo delle settimane precedenti ha lasciato sulla sede stradale molta sporcizia che rende pericolosissimo toccare i freni nella stretta e ripida discesa su Belveglio, con grande rischio di pattinare sulla sabbia e finire lungo.
Riguadagnata la fondovalle dopo l'attraversamento del paese, mi godo un breve intervallo di tre chilometri pianeggianti fino all'uscita di Mombercelli, dove svolto a destra per risalire in cresta verso Montaldo Scarampi. La salita vera e propria è di poco più di un chilometro, ma il tratto centrale presenta il primo passaggio davvero difficile del giorno, con un paio di rampe intorno al 10% che mi mettono per la prima volta alla frusta; il resto fino a Montaldo Scarampi è tutto un saliscendi pedalabile che prelude alla veloce discesa fino a Montegrosso.
Alla rotonda di fondovalle, proseguo dritto lungo un'altra stradetta che mi porterà a Briccomenti dopo un tratto in falsopiano e un paio di tornanti duri, in particolare un curvone a destra nel quale si concentra gran parte del dislivello. Anche la terza asperità di giornata è comunque superata senza eccessivi patemi, e i due chilometri di discesa successivi consentono di rifiatare in attesa di attaccare la quarta e più impegnativa salita verso Moncucco. Anche in questo caso, la difficoltà si concentra in un paio di passaggi molto tosti, e se l'attraversamento della borgata Bologna mi costa soltanto una diminuzione dell'andatura, la breve scalata al bricco che sovrasta Moncucco, con pendenza prossima al 20%, è un'autentica rasoiata che finisce per imballarmi i muscoli delle cosce.
Per fortuna, è l'ultima vera difficoltà del giorno: la salita da Mombercelli a Vinchio, con ulteriori propaggini tra Noche e Vaglio Serra, non ha pendenze tali da creare problemi insormontabili, ed è anzi in questo tratto che ho la possibilità di godermi i panorami più belli del giorno sulla distesa delle colline di Nizza Monferrato.
Da Vaglio a Incisa, è prevalemnte discesa lungo una stradina nel bosco che ormai conosco (e apprezzo) da tempo, mentre la salitella a Cortiglione, la più breve e facile del giro, è anche quella che mi costa l'unica sofferenza del giorno, con le gambe che si guadagnano un metro alla volta indolenzite dall'acido lattico.
Una volta ridisceso in val Tiglione per gli ultimi otto chilometri, ho però la bella sorpresa di trovarmi finalmente un forte vento alle spalle che mi permette di tirare il rapportone fino alla chiusura del giro.

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