lunedì 29 ottobre 2018

Dalla Lomellina al Basso Novarese


Terranova - Candia L.na - Cozzo - Castello d'Agogna - Mortara - Vigevano - Abbiategrasso - Carpenzago - Ponte Vecchio - Ponte Nuovo - Trecate - Novara - Lumellogno - Granozzo - Confienza - Vinzaglio - Palestro - Rosasco - Langosco - Mantie - Terranova (Km 118)


Giro che ricalca la cifra tecnica (quasi nulla) di quello precedente, con alcune significative novità. Il chilometraggio aumenta sensibilmente fino a sfiorare i 120 chilometri, con sconfinamento in Lombardia e ben cinque province attraversate: se quelle di Alessandria e Vercelli saranno appena toccate, il grosso del giro si svilupperà tra pavese, milanese e novarese, tutti territori comunque mai esplorati in biciletta e che in un modo o nell'altro riserveranno passaggi interessanti.

martedì 23 ottobre 2018

Il Vercellese


Trino - Robella - Asigliano V.se - Vercelli - Salasco - Crova - Tronzano V.se - Bianzè - Darola - Lucedio - Trino (Km 75)


Cambio di registro. Dopo le fatiche e le meraviglie dei giri in montagna, torno a pedalare in pianura per un paio di quei giri apparentemente privi di contenuti tecnici, ma utili per mettere un po' di chilometri nelle gambe e per scoprire luoghi talmente accessibili da rimanere sconosciuti ai più. Per l'occasione, disegno un percorso totalmente in provincia di Vercelli, con l'obiettivo di toccare il capoluogo e di attraversare nella parte finale alcune località interessanti. In teoria, sarebbero le strade delle risaie, ma sono fuori stagione e dunque niente mare a scacchi; l'impressione, attraversando i campi a monocoltura, è che una puntata nei mesi giusti possa risultare molto divertente e fuori dagli schemi di una classica uscita in campagna.

martedì 16 ottobre 2018

Il passo Giau


Selva di Cadore - Passo Giau - Pocol - Passo Falzarego - Passo Valparola - Passo Falzarego - Cernadoi - Colle Santa Lucia - Selva di Cadore (Km 56)


La Grande Bellezza. Se uno non ha mai visto le Dolomiti, salga al passo Giau; se uno non ha mai scalato un passo dolomitico, salga al passo Giau; se uno ha semplicemente voglia di spendere una giornata all'insegna dello sport e della meraviglia della natura, salga al passo Giau. Ci vogliono quasi sei ore di viaggio per raggiungere Selva di Cadore, la trasferta più lunga e insensata mai compiuta per un singolo giro (la suggestione di doppiarlo col Manghen il giorno dopo è tramontata in fretta), ma la meta è di quelle che non possono proprio mancare nell'album di un cicloturista.

venerdì 5 ottobre 2018

Le Gorges de Daluis e il Col des Champs


Entrevaux - Daluis - Guillaumes - Villeneuve-d'Entraunes - Saint-Martin-d'Entraunes - Val Pelens - Col des Champs - Val Pelens - Saint-Martin-d'Entraunes - Villeneuve-d'Entraunes - Guillaumes - Daluis - Entrevaux (Km 106)


Quando vado in bicicletta, la fatica peggiore è quella che supera il preventivato. Prima di partire, mi faccio un'idea abbastanza precisa dell'impegno che richiederà il giro e sulla base di questa stima quasi sempre vicina alla realtà, predispongo più o meno consciamente gambe e testa ad affrontare lo sforzo. Accade però che per un motivo o per l'altro la valutazione sia sottostimata, e in questi casi la dose di fatica eccedente tende ad aumentare esponenzialmente, trasformando gli ultimi chilometri in un piccolo calvario. Se un percorso stimato di 80 chilometri si rivela nella realtà superiore ai 100, se la temperatura resta africana ben sopra i 1000 metri e se affronto un giro di alta montagna preceduto da un paio d'ore di macchina con cinque ore di sonno scarse, il risultato è che la conquista del col des Champs, ultimo 2000 del trittico delle Alpi Marittime francesi con Cayolle e Allos, diventa una delle imprese più ardue degli ultimi anni. Detto questo, il col des Champs è un osso duro davvero, decisamente più degli altri due, non fosse altro perché si parte da 500 metri più in basso e le pendenze sono quasi sempre severe con tendenza ad aumentare nel finale; come contraltare, l'aspetto paesaggistico promette emozioni dalla prima all'ultima pedalata.