Masio - Felizzano - Fubine - Cuccaro M.to - Lu - Quargnento - Solero - Felizzano - Masio (Km 43,4)
Pioggia e freddo consigliano di rimandare l'appuntamento con la Val d'Aosta, e anche il percorso alternativo alla fine risulta semiabortito, al punto che ne esce una semplice sgambata da inizio stagione, inutile come allenamento ma con qualcosa da salvare almeno dal punto di vista escursionistico. Il giro originario prevedeva di arrivare alla confluenza di Po e Tanaro, purtroppo fin dal mattino il cielo coperto mi consiglia di tentare la sorte al pomeriggio.
Prime pedalate sotto i nuvoloni, ma quantomeno all'asciutto fino a Fubine, circa 15 chilometri pianeggianti che ormai conosco a memoria e che non vedo l'ora di lasciarmi alle spalle. In uscita dal paese, svolta a destra per Cuccaro, strada che sale tranquilla per un chilometro, e prime gocce che cominciano a bagnare la strada. Altro chilometro in leggera discesa, poi si ricomincia a salire, stavolta con più intensità. In un punto in cui la strada spiana, passo al 53 e mi salta la catena: accenno di improperi soprattutto perché nel minutino che mi serve a ripartire la pioggia si fa più intensa, e quando entro in Cuccaro decido di ritirarmi nel bar della piazzetta del paese in attesa che smetta.
È una pioggia debole ma persistente, se ne va una bella mezz'ora prima che spiova, e le motivazioni, già scarse a inizio giro, scemano del tutto. Il primo impulso è di scendere direttamente a Quargnento, poi, quando risalgo in sella, decido almeno di arrivare a Lu attraverso la vecchia strada di cresta: decisione azzeccatissima perché la stradina è una delle più belle percorse in zona, molto panoramica sia sulla destra verso la pianura alessandrina, sia sulla sinistra verso quella casalese. Devo dire che in questo caso come in altri Street View si dimostra una risorsa eccellente, visto che ero convinto che quella strada fosse sterrata e che riuscire a imboccarla sarebbe stato comunque tutt'altro che facile. Tecnicamente, i quattro chilometri da Cuccaro a Lu sono un bel saliscendi introdotto da una rampa in uscita da Cuccaro al 10%, tuttavia non abbastanza lunga da costituire un problema.
Arrivato a Lu, saluto a malincuore il percorso originario e giro a destra per Quargnento. Un paio di chilometri in discesa su strada bagnata, poi altri cinque in falsopiano a scendere, buoni per inserire il rapportone e non mollarlo più nemmeno nei 15 chilometri conclusivi che attraverso Solero e Felizzano mi portano un po' mestamente a chiudere il giro più inconsistente dell'anno.
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