Torino - San Vito - Colle della Maddalena - Pecetto T.se - Revigliasco - Monte Calvo - Cavoretto - Torino (Km 31)
Classico, probante giro nella collina torinese per chiudere un marzo più che soddisfacente. Come sempre in questi casi, si tratta solo di individuare le salite da affrontare, e poi il percorso si disegna da solo, con chilometraggio limitato, ma senza nemmeno un metro "inutile". Per l'occasione, scelgo il colle della Maddalena dall'impegnativo versante del Ponte Isabella e San Vito, e successivamente il monte Calvo da Revigliasco, poi proseguirò per Cavoretto e da lì deciderò il da farsi.
E' da qualche anno che non faccio la salita del Ponte Isabella, ma ne ricordo bene la durezza dei primi chilometri fino al bivio con la strada della val Pattonera, e non mi faccio sorprendere nemmeno dalle rampe più toste, che raggiungono il 15%. Supero i tornanti con calma approfittando di tutti i passaggi meno ripidi per tirare il fiato, e quando raggiungo la chiesa di San Vito capisco che il più è fatto, anche se ho percorso soltanto un terzo della salita, lunga circa cinque chilometri e mezzo. Dopo un altro chilometro duro ma costante intonro al 10%, la strada infatti spiana a cavallo del congiungimento con quella della val Salice, e da questo momento, pur non mancando tratti anche prolungati piuttosto faticosi, si riesce a gestire lo sforzo senza troppi affanni, fino a scollinare ai 700 metri del piazzale dietro il faro.
La discesa a Revigliasco via Eremo e Pecetto serve a recuperare un po' di energie in vista della successiva salita al monte Calvo, che ho sempre sofferto. I chilometri impegnativi sono anche in questo caso poco più di due, ma saranno i lunghi drittoni o la carreggiata larga, non riesco mai a prenderne bene le misure, e finisco per patirla più di quanto le pendenze severe non giustificherebbero. Il risultato è che devo ridurre un ritmo già abbastanza blando e raggiungere con lo scollinamento con una certa pesantezza, che tuttavia smaltisco bene nei cinque chilometri prevalentemente in discesa che mi portano a Cavoretto.
Per una volta non ho grandi problemi di tempo, la temperatura è ottimale e mi sento ancora abbastanza in palla per aggiungere la salita della val Pattonera, ma anche il pupo oggi ha optato per la bicicletta e mi aspetta al borgo medievale: non mi resta che raggiungerlo e poi scortarlo fino alla passerella pedonale di piazza Chiaves, ammirandone i progressi mentre procede a zig-zag per non perdersi neanche una pozzanghera.
il meglio del giro
Un giro classico, senza svolazzi ma di buon livello, nel quale spicca la salita di San Vito, a mio parere una delle migliori della collina torinese.
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