mercoledì 30 ottobre 2019

Il riposo dello scalatore


Masio - Oviglio - Bergamasco - Castelnuovo Bello - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Vinchio - Belveglio - Castagnassa - Masio (Km 41)


Dopo tre giri consecutivi insolitamente lunghi e terminati abbastanza in sofferenza, arriva il momento di una giornata per riscoprire il piacere della bicicletta in compagnia. L'occasione mi è data da una rara trasferta nell'alessandrino, per la quale rispolvero alcune strade già percorse più volte in passato, disegnando un percorso privo di vere salite, ma contrassegnato da una serie di strappi che lo rendono non banale soprattutto nella parte centrale.

La prima dozzina di chilometri tra Masio, Oviglio e Bergamasco scorre comunque via tra una chiacchiera e l'altra sulle piccole e grandi imprese estive, poi seguono quattro chilometri fino a Castelnuovo Belbo piatti solo sulla carta, ma in realtà molto nervosi: è in questo tratto che si incontrano le prime rampette che tagliano gambe e fiato, per quanto non abbastanza lunghe per costituire una vera difficoltà.
Da Castelnuovo a Incisa c'è spazio per ritrovare il ritmo della pedalata, poi comincia il tratto di salita più lungo, in realtà meno di tre chilometri e pure abbastanza discontinui, ma se fino a Cortiglione si sale senza problemi, il tratto in cresta che porta a Vinchio, peraltro molto panoramico, presenta alcuni strappi davvero impegnativi; è l'unico momento che richiede un certo sforzo della giornata, poi si scende rapidamente a Belveglio e, dopo un paio di chilometri pianeggianti lungo la val Tiglione, si svolta a sinistra per affrontare la salita della Castagnassa, circa un chilometro e mezzo di ascesa regolare che chiude le poche e leggere difficoltà del giorno.
L'ultima manciata di chilometri in prevalente discesa fino a Masio chiude uno di quei giri che ogni tanto ci vuole, senza altre pretese che passare qualche ora all'aperto in buona compagnia.

il meglio del giro

Il piacere intrinseco di pedalare senza uno scopo.

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