lunedì 26 settembre 2016

La pausa di Ricaldone


Masio - Oviglio - Cantalupo - Gamalero - Cassine - Ricaldone - Cassine - Gamalero - Oviglio - Masio (Km 67)


Ritorno a pedalare in Piemonte dopo oltre un mese, sulle tranquille strade alessandrine, per un giro prevalentemente pianeggiante, salvo un breve excursus sulle colline di Ricaldone, che fa da cuscinetto tra i movimentati percorsi liguri e il prossimo, che mi porterà su una delle salite mitiche del Giro d'Italia. Per l'occasione, mi giovo della compagnia e della guida di un amico che mi porterà alla scoperta di una delle tante stradine che tagliano le colline aggirando le direttrici principali, davvero impossibile da individuare a meno di conoscerla per via diretta.

Parto da Masio abbastanza presto e, dopo il passaggio a Oviglio, mi congiungo al mio socio di giornata a Cantalupo, da dove raggiungiamo Cassine tra una chiacchiera e l'altra, evitando quando possibile di percorrere la statale per Acqui. Dopo circa 30 chilometri pedalati senza ansia, arriva infine il momento di attaccare la salita di Ricaldone: il versante proposto è quello della frazione Sant'Andrea, appena più a sud di quelli che partono dall'abitato di Cassine. Inutile sottolineare che si tratta di una strada talmente secondaria da sembrare fatta apposta per essere percorsa in bicicletta, prendendosi tutto il tempo necessario per ammirare la distesa di colline coperte di filari che si mostrano man mano che si sale. Tecnicamente, i cinque chilometri di salita sono generalmente regolari, con pendenza intorno al 5-6%, seppur non manchino qua e là rampe decisamente più impegnative, come quando si affianca il cimitero di Sant'Andrea: non è comunque questo l'aspetto più rilevante quando si gira quasi senza meta da queste parti, quanto la sensazione di perdersi in un ambiente dove i cattivi pensieri vengono lasciati da parte e la fatica finisce col confondersi con il benessere psicofisico.
Dopo una breve sosta in un bel punto panoramico alle porte di Ricaldone, arriva in fretta il momento di invertire il senso di marcia: per la discesa, optiamo per la spettacolare stradina che scende direttamente nella parte alta di Cassine, poi si prosegue giù fino alla fondovalle Bormida e da qui ultimi 25 chilometri pianeggianti per chiudere un giro all'insegna del piacere della pedalata in quanto tale. Per tornare a sgobbare in alta quota, ci sarà tempo tra una settimana, nel frattempo non è un ripiego immergersi tra le dolci alture dell'Alto Monferrato Acquese.

il meglio del giro

La salita e discesa da Cassine a Ricaldone che sa tanto di "vecchio Piemonte", un rilassante ritorno dopo tre mesi di assenza dalle colline di una vita (ciclistica).

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