giovedì 22 settembre 2016

Il golfo dianese


Diano Marina - Diano Castello - Diano Arentino - Pontedassio - Imperia - San Bartolomeo al Mare - Villa Faraldi - Tovo Faraldi - San Bartolomeo al Mare - Cervo - San Bartolomeo al Mare - Diano Marina (Km 56)


Ultimi chilometri al livello del mare di una stagione che ha visto un bel numero di giri liguri generalmente di elevata qualità. Il progetto iniziale prevedeva la scalata al colle d'Oggia, ma con l'arrivo di settembre e una serie di percorsi piuttosto faticosi alle spalle, mi sento già in partenza abbastanza stanco e non ho voglia di sfiancarmi troppo, così ripiego su un giro nell'entroterra del golfo dianese che mi porterà comunque a scalare due colline di tutto rispetto, di cui una - quella di Villa Faraldi - mai percorsa prima in bicicletta e davvero molto bella.

Per la prima parte del giro sono riuscito a convincere la mia podista preferita, già portata pochi giorni prima sulle rampe del Poggio, ad affrontare una salita abbastanza seria in bicicletta, e così i primi dieci chilometri sono all'insù sulla strada già collaudata alcuni mesi fa di Diano Arentino. Qualche passaggio particolarmente arcigno prima di Diano Castello e dello scollinamento finale in località Monti costa un po' di mugugni sommessi, ma la salita tra gli ulivi è bella, e grinta e forza d'animo non fanno difetto, così arriviamo senza troppi danni al valico da dove si apre un'ampia vista verso il mare di Imperia.
La discesa verso Pontedassio è piuttosto tecnica e va affrontata con prudenza, ma i chilometri peggiori sono i cinque che seguono, sulla trafficata statale che porta a Imperia, prima di rientrare a Diano dall'incompiuta. A questo punto, proseguo in solitaria lungo l'Aurelia fino a San Bartolomeo, dove attacco la seconda salita del giorno, più breve e facile della precedente, verso Villa Faraldi. L'ambiente è ovviamente del tutto simile a quello dell'altro lato del golfo dianese, ma la salita vera, dopo alcuni chilometri in falsopiano, è lunga poco più di tre chilometri al 7%., fino a raggiungere senza troppi problemi l'abitato di Villa Faraldi, da dove parte un lungo e panoramico semicerchio in quota di circa due chilometri fino alla frazione di Tovo.
Dopo un altro paio di chilometri in saliscendi, una bella e filante discesa mi riporta a San Bartolomeo, ma prima di concludere il giro mi concedo un ultimo strappo per raggiungere la parte alta del bellissimo borgo di Cervo, poi nuova discesa al mare, rientro a Diano e tanti saluti al sole e ai paesaggi della Liguria, che mi auguro di ritrovare quanto prima.

il meglio del giro

La parte più bella del percorso è l'anellino di Villa Faraldi, ma sentirsi coach per un giorno è una bella soddisfazione...

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