lunedì 9 giugno 2014

Da Superga a Gassino


Torino - Superga - Baldissero T.se - Pavarolo - Montaldo T.se - Sciolze - Gassino T.se - Castiglione T.se - San Mauro T.se - Torino (Km 21)


Terza uscita tardo-pomeridiana consecutiva sulla collina torinese per un giro questa volta un po' più lungo e articolato dei precedenti, con obiettivo spostato a est. Ancora una volta è il tempo a dettare i limiti chilometrici e altimetrici, ma quello che ne esce è comunque un percorso interessante sia tecnicamente che turisticamente, almeno fino al ricogiungimento con la statale all'altezza di Gassino.
Prime pedalate nel traffico di corso Casale, ma me la prendo con tutta calma, sapendo quel che mi aspetta una volta raggiunti i Sassi e il bivio per Superga all'altezza della cremagliera. Sulla salita di Superga c'è poco da dire, o meglio da ripetere: sono quattro chilometri veramente duri, in almeno tre passaggi durissimi, che richiedono buona gamba e forse miglior testa, dal momento che bisogna recuperare al massimo nei brevi ma non infrequenti tratti in cui la strada spiana, consapevoli che subito dopo si tornerà a sbuffare su strappi molto violenti. Sta già scendendo la sera, ma la salita mi costa una discreta spremuta di sudore, in particolare la fatidica curva a destra prima dei tornantini, nella quale si supera la pendenza del 15%. Dopo questo passaggio, malgrado il successivo punto di riposo a Pian Gambino, non riesco più a salire agile come prima ed è sul terzo e ultimo muro, ancora al 12-13%, che sento maggiormente la fatica, pur non rischiando mai il fuori giri, poi l'ultima rampa un po' più facile mi permette addirittura di sprintare fino allo scollinamento, dove ignoro la deviazione per la basilica e comincio la discesa verso Baldissero e Pavarolo, che raggiungo al chilometro 15. Dopo aver superato un dossetto breve quanto ripido proprio in corrispondenza del passaggio sotto il paese, raggiungo la provinciale di fondovalle proveniente da Chieri, che abbandono subito per salire a Montaldo.
La salita misura soltanto un chilometro e, salvo la prima rampetta, è abbastanza pedalabile; poi, attraversato il paese, la strada prosegue vero Sciolze proponendo un bel mangia-e-bevi di cinque chilometri con prevalenza di salita, comunque mai particolarmente impegnativa. È un tratto di strada molto bello che si snoda su collinette verdissime e isolate dal traffico, che varrà sicuramente la pena di esplorare con più calma in futuro. Per il momento, mi accontento di assaporare un quarto d'ora di assoluta tranquillità, prima di scendere a Gassino e rituffarmi nel caotico ambiente cittadino. I quindici chilometri conclusivi attraverso Castiglione e San Mauro non hanno nulla da ricordare, se non i tanti semafori e le rotonde che spezzano il ritmo del ritorno al punto di partenza.

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