Motta - S. Martino Alfieri - Govone - Priocca - Castellinaldo - Castagnito - Guarene - Barbaresco - Treiso - Trezzo Tinella - Neive - Castagnole delle Lanze - Motta (Km 60,5)
Un impegno imprevisto dalle parti di Asti diventa l'opportunità di tornare a pedalare dopo qualche anno per qualche chilometro in Roero. Ridisegno in fretta un percorso alternativo a quello programmato, che se non originalissimo si rivela comunque soddisfacente, soprattutto nella prima parte.
Scelgo di partire dalla Motta, una frazioncina sulla Alba-Asti, e di approntare un giro di media lunghezza e difficoltà, equamente diviso tra Roero e Langhe albesi, con un susseguirsi di salitelle nella prima metà e un'unica asperità più lunga e continua nella seconda. Fa ancora molto caldo per essere il primo di ottobre, e questo in definitiva rappresenterà la difficoltà più insidiosa della giornata.
Pronti-via, e subito dopo aver oltrepassato il Tanaro si inizia a salire verso San Martino Alfieri, uno dei tanti paesini (molto belli) che punteggiano la dorsale collinare che si affaccia sulla valle del Tanaro. Sono un paio di chilometri al 5-6% buoni per scaldare i muscoli e raggiungere la cresta. Da qui a Guarene saranno una quindicina di chilometri in gran parte abbastanza panoramici, intervallati dall'ingresso in provincia di Cuneo e dall'attraversamento di Govone, Priocca, Castellinaldo e Castagnito, in un continuo saliscendi che mi impegna relativamente soltanto nel lungo rettilineo che precede l'entrata in Castagnito. Se la strada non è ciclisticamente memorabile, sono comunque un bel vedere i castelli di Govone, Castellinaldo e Guarene, paese quest'ultimo da cui inizio la discesa a fondovalle verso la frazione Vaccheria. È una discesa di 3 chilometri abbondanti con alcuni tratti abbastanza tecnici, in particolare una bel curvone segnalato al 18% proprio nell'attraversamento dell'abitato, mentre il finale è agevole e filante.
Tornato in pianura, mi aspettano sei chilometri interamente pianeggianti durante i quali riattraverso il Tanaro e faccio ufficialmente ingresso nelle Langhe, che mi si parano davanti coi loro colori e i loro pregiati vigneti, curati come giardini.
Abbandono quasi subito la strada per Neive per svoltare a destra in direzione di Barbaresco, stupendo e rinomato paese posto in cima alla collina dirimpetto a Guarene. Raggiunto il paese dopo un paio di chilometri moderatamente all'insù, la salita prosegue a sbalzi per un'altra decina di chilometri attraverso Tre Stelle, Treiso e le borgatine di Canta e Cappelletta, dove scollino a circa 500 metri di quota, cima Coppi di giornata.
In prossimità del bivio, mi concedo una pausa per dissetarmi a una fontana, poi sono pronto ad attaccare gli ultimi 20 chilometri del giro che mi propongono subito una discesa molto piacevole ma piuttosto fresca (sono in una valletta in ombra) che mi porta a Trezzo Tinella, da cui proseguo attraverso un falsopiano in leggera discesa fino ad arrivare alla parte bassa di Neive.
Da qui al ritorno al punto di partenza ci sono ancora una decina di chilometri pianeggianti abbastanza noiosi, intervallati soltanto da un breve saliscendi all'altezza di Castagnole Lanze, dopodiché è già il momento di archiviare anche questo buon giro di fine stagione, in attesa di una degna chiusura.
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