Masio - Cortiglione - Vinchio - MOmbercelli - Moncucco - Agliano Terme - Mombercelli - Bricco - Rocchetta Tanaro - Masio (Km 47,9)
La stagione volge rapidamente al termine, comincia a fare freddino e per questa volta non ho modo di studiare un percorso particolarmente originale. Tanto vale preparare un programma di massima e poi farmi guidare dalla bicicletta, nel senso di non badare troppo agli incroci e lasciarmi guidare dal buonsenso e dalle sensazioni del momento. Ne esce una cinquantina di chilometri abbastanza mossi e divertenti con un paio di fuoriprogramma rispetto all'idea iniziale, ma che tutto sommato soddisfa l'obiettivo del giorno: fare un po' di saliscendi per rilassarmi e non peredre l'allenamento in vista di sabato prossimo.
Le tracce del giro sono la strada Cortiglione - Vinchio, la salita a Moncucco, il passaggio ad Agliano e la strada Montegrosso - Rocca d'Arazzo, che salterà senza troppi rimpianti.
Parto coi primi 8 chilometri in val Tiglione pianeggianti, ma già in questo tratto devo fare i conti con un vento piuttosto freddo e una temperatura intorno alla dozzina di gradi: un bel cambiamento rispetto ai 30° delle ultime uscite. Superata la rotonda girando a sinistra, abbandono quasi subito la strada principale per puntare al centro di Cortiglione, dove arrivo al termine di un mezzo chilometro abbondante sufficientemente ripido da portarmi in temperatura per il resto del giro.
Da Cortiglione a Vinchio sono tre chilometri in cresta molto belli, che finora avevo percorso solo in senso contrario. Anche da questa parte non mancano gli scorci suggestivi sulle colline circostanti ricoperte di vigne, fino alla catene degli Appennini e delle Alpi belle nitide rispettivamente a sinistra e a destra del mio senso di marcia.
L'attraversamento di Vinchio in moderata salita prelude alla discesa verso Mombercelli e da qui all'imbocco della stradina per Moncucco. È una zona a me abbastanza ignota, nel senso che l'ho attraversata più volte senza mai orientarmi completamente nel dedalo di stradine tutte uguali e quasi prive di indicazioni agli incroci.
Per ora comunque si sale regolari fino all'abitato di Moncucco, superato il quale la boscaglia viene sostituita dai filari ormai spogli di grappoli che cominciano ad assumere i caratteristici colori autunnali. Proprio quando sembra che la salita sia finita e ho già suparato qualche breve tratto in discesa, ecco improvvisamente di fronte a me una rampa durissima, decisamente sopra il 10%, troppo corta tuttavia per rappresentare un vero problema: basta scalare per 100 metri il rapportino, ed eccomi in vista di Agliano giusto davanti a me.
È a questo punto che di fronte all'ennesimo bivio imbocco una strada talmente secondaria da non essere contemplata neppure da Google Maps che in un continuo saliscendi mi porta (credo, non c'è segnaletica di nessun tipo) in regione Dogliani, prima di ricongiungermi alla strada per Agliano, dove giungo al termine di una terza facile salita di circa un chilometro.
Scendo velocemente in direzione di Asti, ma poco prima di arrivare a Montegrosso imbocco ancora una deviazione a sinistra sbagliata, che dopo avermi portato alle terme mi fa risalire direttamente ad Agliano al termine di un anellino non preventivato.
visto che sono ormai in ritardo sulla tabella di marcia, rinuncio ad andare a Rocca d'Arazzo e punto direttamente a Mombercelli, dove poco prima dell'uscita dal paese prendo a sinistra la salita per Bricco: un chilometro e mezzo con un passaggio un po' più impegnativo poco dopo la metà.
Raggiunto il Bricco, invece di proseguire dritto per Rocchetta, mi faccio tentare dalla deviazione per Asinara, sebbene abbia il sentore che la discesa al paese da qui sia sterrata. Così è in effetti, e poco dopo mi tocca scendere di sella e percorrere circa un chilometro con bici al fianco prima di riguadagnare l'asfalto poco prima di piombare in Rocchetta.
Da qui a Masio c'è ancora da superare il duro strappo dei Mogliotti, ma è ormai l'ultimo sforzo prima degli ultimi quattro chilometri in prevalente discesa.
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