Diano Marina - San Bartolomeo al Mare - Cervo - Andora - Capo Mele - Laigueglia - Alassio - Albenga - Ceriale - Borghetto S. Spirito - Loano - Pietra L.re - Finale L.re - Varigotti - Noli - Varigotti - Finale L.re - Pietra L.re - Loano - Borghetto S. Spirito - Ceriale - Albenga - Alassio - Laigueglia - Capo Mele - Andora - Cervo - San Bartolomeo al Mare - Diano Marina (Km 102)
Dopo l'infornata di percorsi in montagna, arriva il momento di scendere al livello del mare e di godersi una pedalata priva di contenuti tecnici che non siano i tanti chilometri macinati, che nelle mie intenzioni dovranno tornarmi utili per la fine di luglio. L'obiettivo è quindi di piazzare un centinaio di chilometri lungo l'Aurelia, e puntando il manubrio verso nord-est mi accorgo che il giro di boa si raggiunge esattamente a Noli, una delle più belle cittadine liguri, che da quel momento diventa la meta del mio giro mattutino; l'andamento non proprio piatto dell'Aurelia garantirà poi quel minimo di saliscendi che insieme alla compagnia del mare renderà meno noiosa l'uscita.
I primi 20 chilometri fino ad Albenga, col transito attraverso i capi Cervi e Mele, e nei centri di Laigueglia e Alassio, hanno il solo difetto di essere già molto conosciuti, ma mantengono inalterato il loro fascino, soprattutto se percorsi di primo mattino, con la strada ancora libera dal grande traffico del sabato; lo stesso non può invece dirsi del tratto tra Albenga e Loano, molto piatto monotono, mentre le cose tornano a migliorare tra Pietra, Finale e Varigotti, ma è solo a questo punto che arriva la parte più spettacolare, che vale in buona sostanza tutto il giro: il promontorio di Capo Noli è infatti formato da un'impressionante parete di roccia calcarea che scende a picco sul mare, con la strada arditamente scavata alla sua estremità che tra una curva e l'altra offre le magnifiche visuali rese celebri dai passaggi della Classicissima.
Arrivato a Noli in tempo per una buona colazione, l'idea era di aggiungere alla via del ritorno una breve escursione sull'altopiano delle Manie, ma un problema a una scarpa mi convince a rientrare lungo la stessa via dell'andata.
Poco da ricordare del ritorno, a parte una scivolata sull'asfalto bagnato da un breve acquazzone ad Alassio, dovuto a un'improvvisa frenata proprio in corrispondenza di una serie di strisce pedonali; a parte questo piccolo inconveniente, per fortuna senza nessuna conseguenza, il risultato migliore della giornata è che porto a casa i 100 chilometri senza sforzi eccessivi, in attesa di un altro giro dalle caratteristiche simili, ma ben più impegnativo nella parte centrale, stavolta sviluppato verso ovest.
il meglio del giro
Senza dubbio il tratto tra Noli e Varigotti, forse il più bello di tutta l'Aurelia, talmente fotogenico da giustificare il taglio delle Manie dal percorso della Sanremo dopo soli cinque anni.
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