lunedì 22 aprile 2019

Da Torino al Roero


Torino - Moncalieri - Trofarello - Cambiano - Santena - Poirino - Isolabella - Cellarengo - Valle del Morto - Mont‡ - Madonna delle Grazie - Santo Stefano Roero - Ternavasso - Casanova - Vallongo - Villastellone - Moncalieri - Torino (Km 99)


Dopo la spettacolare e impegnativa trasferta sul lago di Como, torno sulle strade di casa per un giro lungo ma sostanzialmente privo di difficoltà altimetriche. L'obiettivo è partire dalla città e raggiungere i primi contrafforti del Roero, percorrendo alcune strade intorno a Poirino in precedenza soltanto intraviste e concedendomi un minimo di saliscendi nella quindicina di chilometri centrali; non grandi ambizioni, ma siamo solo a fine marzo e ci sta un giro con queste caratteristiche.

I primi 25 chilometri fino a Poirino, interamente pianeggianti su ampie strade statali, si fanno ricordare solo per il freddo del primo mattino, poi il solo comincia a fare poco a poco il suo dovere e con l'arrivo cinque chilometri dopo a Isolabella, si entra finalmente nel vivo del giro.
Adesso si pedala finalmente in una tranquilla strada di campagna con andamento leggermente a salire. Entrato in provincia di Asti, raggiungo poi in saliscendi l'abitato di Cellarengo, da cui proseguo verso sud in direzione di Montà, primo centro abitato cuneese dove entrerò dopo al termine di una deviazione a Valle del Morto e San Rocco, caratterizzata da una ripida discesa e un'altrettanto secca risalita tra le due minuscole frazioncine: è qui che si incontra l'unico passaggio davvero duro del percorso, ma si tratta di poche centinaia di metri prima di raggiungere Montà in veloce discesa.
Da qui, si prosegue diritto verso Madonna delle Grazie e si arriva in breve a Santo Stefano Roero, paese noto per le sue tipiche rocche. Ho percorso poco più di 50 chilometri, sono circa a metà strada e le difficoltà altimetriche, molto relative, sono già tutte alle spalle, ma quando l'obiettivo sono i 100 chilometri è meglio non prendere l'impegno sottogamba e non dare niente per scontato. I successivi 25 chilometri fino a Villastellone volano letteralmente via col rientro in provincia di Torino e i passaggi nei pressi dell'abbazia di Casanova e quindi a Vallongo, ma soprattutto con la sensazione di avere ancora nei gambe e nei polmoni sufficienti energie per percorrere senza problemi l'ultima ventina di chilometri che mancano a chiudere un'uscita buona soprattutto a migliorare il fondo, in attesa che la primavera permetta qualche giro più interessante.

il meglio del giro

Strade con non molto da ricordare, ma quando si percorrono 100 chilometri in bicicletta, il giro non è comunque da buttare. Spunti comunque interessanti tra Isolabella e Santi Stefano Roero.

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