venerdì 25 maggio 2018

100 chilometri tra valle Po e Monferrato


Torino - San Mauro T.se - Castiglione T.se - Gassino T.se - Verolengo - Crescentino - Fontanetto Po - Palazzolo V.se - Trino - Morano sul Po - Casale M.to - Fubine - Felizzano - Masio (Km 111)


Lungo tragitto da Torino a Masio privo di difficoltà tecniche, con lo scopo primario di macinare chilometri e creare un po' di fondo in una stagione fin qui caratterizzata da percorsi mediamente brevi. L'itinerario scelto prevede di seguire il corso del Po fino a Casale per poi piegare decisamente verso sud superando le collinette del Monferrato e infine terminare sulle rive del Tanaro, per un totale di 110 chilometri che ne faranno il giro nettamente più lungo percorso finora.

Se i primi 27 chilometri sul lato destro del Po fino al ponte di Verolengo sono qua e là leggermente ondulati, i successivi 45 fino a riattraversare il Grande Fiume all'altezza di Casale sono davvero piattissimi, con la monotonia degli interminabili rettilinei spezzata solo da qualche cavalcavia e dall'attraversamento dei paesi, da Crescentino a Morano.
In questo lungo tratto intermedio che si svolge in prevalenza tra le risaie, col profilo delle alture del Monferrato che si distende a sud, l'aspetto per me più curioso è che per la prima volta porto le ruote della mia bicicletta in provincia di Vercelli, fino a questo momento bistrattatissima con qualche ragione. Spulciando informazioni in giro, in realtà qualche spunto interessante si trova anche da queste parti, e non è detto che prima o poi dedichi un intero itinerario alla scoperta di questo territorio geograficamente "di mezzo".
Per questa volta, mi limito a fiancheggiare il Po evitando il più possibile la statale e mantenendomi sulle strade che attraversano via via Crescentino, Fontanetto Po, Palazzolo Vercellese e Trino; quando entro in Casale, ho oltre 70 chilometri nelle gambe percorsi ad andatura abbastanza vivace, e ne mancano 40 da pedalare sotto un sole che adesso comincia a scaldare. Il dispendio di energie fino a questo punto è stato limitato, ma ora mi trovo anche un leggero vento contrario che per una decina di chilometri rende un po' più faticoso mantenere un ritmo costante.
La massima difficoltà del giorno, molto relativa, è la salita al Tronco sotto Vignale, che arriva quando alle spalle ho ormai 90 chilometri, ma è davvero troppo poco per rappresentare un problema, così come la successiva salitella di Fugassa che precede l'ingresso a Fubine.
Gli ultimi 15 chilometri servono a superare il muro dei 100 chilometri poco prima di Felizzano e a portare a termine senza guai un giro che ha assolto lo scopo per il quale era stato concepito: certificare un sostanziale miglioramento della tenuta in vista dei prossimi appuntamenti stagionali.

il meglio del giro

Il tratto vercellese per l'insolita ambientazione tra le risaie e per la novità della prima fugace puntata nella provincia.

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