Masio - Oviglio - Villa del Foro - Casalbagliano - Alessandria - Valle San Bartolomeo - Valmadonna - Valenza - Frescondino - San Salvatore M.to - Castelletto M.to - Quargnento - Solero - Felizzano - Masio (Km 71)
Per la chiusura di aprile sulle strade alessandrine non ho grandi idee, per cui mi affido volentieri al mio ormai tradizionale compagno di strada "mandrogno", con l'unica richiesta di percorrere un giro di media lunghezza e non troppo impegnativo; alla fine, e non c'erano dubbi, tutti i parametri vengono pienamente soddisfatti, e ne esce uno dei percorsi più vari e piacevoli di questa prima parte di stagione.
I primi 20 chilometri sono comunque pianeggianti, con i passaggi a Oviglio, Villa del Foro e Casalbagliano fino all'ingresso in Alessandria, dove attraverso per la prima volta il nuovo ponte della Cittadella, modernissimo e a misura di ciclisti, con la sua mezza carreggiata dedicata al traffico senza motore; un peccato il vecchio ponte abbattuto anni fa, ma nel comlesso direi che la città ne abbia guadagnato, e non è poco.
Oltrepassato il Tanaro e percorsi un paio di chilometri lungo la statale per Valenza, entriamo per circa 25 chilometri nel territorio per me quasi ignoto della collina alessandrina, fatto di stradine tranquille, salitelle brevi ma a tratti cattive, tanto saliscendi e bei panorami sul vicino Monferrato. Molto interessante in particolare la scoperta della salita del Sabbione, una strada secondaria che porta da Valmadonna a Valenza: sono solo un paio di chilometri di salita, ma belli tosti con media vicina al 10%, e in cima si gode di una vista davvero molto bella.
Dopo la discesa a Valenza e qualche chilometro di mangia-e-bevi intorno alla cittadina, prima del rientro bisogna salire a San Salvatore, e anche in questo caso lo facciamo attraverso una stradina parallela alla principale, passando per la frazione di Frescondino. Tecnicamente, è questa la salita più lunga del giro, che porta anche alla Cima Coppi di giornata, ma è anche la più facile, e arriviamo senza problemi in paese, dove ci concediamo una sosta per una bevuta e quattro chiacchiere.
Resta a questo punto soltanto il veloce rientro per chiudere un giro di buona qualità e migliore compagnia, con bellicosi propositi montani per i mesi che verranno.
il meglio del giro
I 25 chilometri attraverso la collina tra Alessandria e Valenza, il giusto compromesso allenamento e svago che rappresenta il significato più autentico della passione a due ruote.
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