Santo Stefano Belbo - Cossano Belbo - San Donato - Manera - Borgomale - Castino - Scorrone - Cossano Belbo - Santo Stefano Belbo (Km 46)
Classico giro autunnale sulle colline attorno a S. Stefano, in buona parte ridimensionato rispetto all'idea originale a causa di una temperatura per la prima volta abbastanza bassa da rendere poco piacevole la pedalata, soprattutto nei tratti in discesa. La sostanza del giro rimane comunque quella di fare un po' di saliscendi a cavallo della valle Belbo, dove non mancano strade impegnative e altre più tranquille, lungo le quali coniugare un buon allenamento col piacere di ritornare in luoghi di cui non smetto di apprezzare la bellezza e il senso di pace che trasmettono.
Il punto di partenza è come tante altre volte fissato a S. Stefano, da dove nel lasso di cinque chilometri in falsopiano raggiungo con tutta calma Cossano. Sceso rapidamente al ponte sul Belbo, inizio la prima e più dura salita del pomeriggio, circa sei chilometri con tratti molto ripidi che mi porteranno a San Donato, nei pressi di Mango. Le prime rampe dopo il ponte sono in assoluto le più difficili, con punte al 12-13%, poi la salita si assesta su pendenze un po' impegnative, intorno all'8%, per un buon paio di chilometri, col risultato di coprire in fretta un bel dislivello. Dopo una prima parte tosta, la strada concede mezzo chilometro di respiro in mezzo alle vigne, ma il sollievo non dura molto perché il tratto che segue, introdotto da un tornante, è nuovamente molto ripido e mi porta in pratica sulla cresta collinare. I due chilometri e mezzo che a questo punto mancano a San Donato sono decisamente più facili e mi consentono di terminare la prima salita del giorno in scioltezza, prima di cominciare il lungo e spettacolare tratto in quota fino a Manera. Sono circa otto chilometri in continuo saliscendi che regalano bellissime viste sulle colline e la pianura al di là del Tanaro, ma allo stesso tempo mi rendo conto che fa troppo freddo per insistere, e decido di tagliare quasi metà del percorso, rinunciando alle salite a Perletto e al Bric Faidal.
Sceso velocemente da Manera al Belbo all'altezza di Campetto, procedo comunque diritto per salire a Castino, dove arriverò dopo circa quattro chilometri. E' una salita molto più agevole della precedente, che solo nei primi due chilometri presenta qualche passaggio al 6-7%, mentre per il resto si sale senza problemi su pendenze inferiori al 5; anche questo versante della valle Belbo è in ogni caso molto piacevole, con netta prevalenza di noccioleti man mano che si sale di quota.
Una volta raggiunto l'abitato, rinuncio quindi a scendere a Cortemilia e imbocco direttamente a sinistra la lunga e morbida discesa che mi riporta a Cossano attraverso Scorrone: è una strada che soprattutto nella seconda parte a tornanti tra i vigneti non smette mai di affascinarmi.
I chilometri conclusivi ricalcano quelli iniziali, con la differenza che stavolta li percorro in leggera discesa e posso divertirmi a spingere il lungo rapporto, chiudendo per una volta il giro in largo anticipo sulle previsioni.
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