giovedì 15 ottobre 2015

Dalla pianura al Roero


Masio - Rocchetta T.ro - Castello d'Annone - Azzano d'Asti - Asti - Revignano - Vaglierano Basso - San Damiano d'Asti - Priocca - Govone - San Martino Alfieri - Motta - Isola d'Asti - Montegrosso - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 84)


Il percorso forse più scorrevole dell'anno per un giro di fine stagione senza troppe pretese se non quella di stare qualche ora all'aperto e approfittarne per fare una veloce e molto parziale puntata in Roero, che in questa stagione regala i colori più belli. Ne esce dunque un giro con tanta pianura, intervallata di quando in quando da salitelle brevi e facili, salvo qualche strappetto un po' più impegnativo, ma tutto sommato una sorta di 'decantazione attiva' era quello che serviva in attesa delle prossime due uscite, con le quali cercherò di chiudere degnamente la stagione.
Parto da Masio con immediata risalita al centro del paese, seguita dal falsopiano fino ai Mogliotti, poi discesa a Rocchetta e congiungimento con la statale poco prima di Castello d'Annone dopo poco più di dieci chilometri senza nulla da segnalare. Attraverso il paese fino alla piazza della stazione, poi lascio la statale per dirigermi verso Azzano; per un paio di chilometri la strada procede in piano accostata al Tanaro per un breve tratto, poi una curva a destra introduce alla salita al paese. Quella di Azzano è una salita di poco più di un chilometro, coperto in gran parte da un lungo rettilineo, ma è abbastanza tosta, con pendenza regolare intorno all'8%: di fatto, sarà lo strappo più duro del giorno, ma me lo lascio alle spalle senza nessun problema.

Altrettanto pendente è la veloce discesa, seguita da un altro chilometro in saliscendi, che mi porta alle frazioni di Carretti e Torrazzo alla porte di Asti, dove faccio ingresso al chilometro 25 da corso Savona. In realtà, lambirò soltanto la periferia a sud-ovest della città del Palio, per poi imboccare la bella e rilassante strada per Revignano, quattro chilometri in mezzo alla campagna adatti per una scampagnata in famiglia.
A Revignano mi immetto sulla provinciale per San Damiano e Canale; è una strada leggermente mossa e per fortuna non troppo trafficata che percorro per una decina di chilometri abbondanti con l'esclusione del passaggio nel bel centro di San Damiano, dove transito al chilometro 40. Proseguendo per Canale, abbandono presto la provinciale per deviare a sinistra in direzione di Priocca, dove arrivo in capo a un'agevole salita di un paio di chilometri, per poi proseguire verso Govone. I sei chilometri successivi, fino a S. Martino, pur non presentando difficoltà particolari, sono i più mossi del giro e di gran lunga i più belli, con la vista che dalle basse collinette del Roero spazia a destra sulla valle del Tanaro e sulle Langhe che si affacciano al di là del fiume.
Arrivato dopo un prolungato saliscendi a San Martino, una veloce discesa mi riporta ad attraversare il Tanaro e a raggiungere la statale di fondovalle all'altezza di Motta. A questo punto, rinuncio a salire a Costigliole e decido di rendere il giro ancora più filante e di raggiungere direttamente Isola percorrendo tre chilometri di statale, quindi salgo velocemente alla parte alta del paese per imboccare la val Tiglione.
Gli ultimi 20 chilometri interamente pianeggianti servono per una volta a sviluppare un po' di velocità e a chiudere un giro che ha rappresentato un buon allenamento e un necessario raccordo tra percorsi decisamente più impegnativi.

il meglio del giro

La manciata di chilometri nel Roero vale i tanti e non troppo significativi chilometri di contorno. Tecnicamente, un giro adatto a chi ama spingere i lunghi rapporti

Nessun commento:

Posta un commento