mercoledì 30 settembre 2015

Il Monferrato dal Tanaro al Po


Masio - Felizzano - Fubine - Frassinello M.to - Rosignano M.to - S. Giorgio M.to - Ozzano M.to - Solonghello - Fabiano - Camino - Castel S. Pietro - Cantavenna - Gabiano M.to - Moncestino - Villamiroglio - S. Antonio - Odalengo Piccolo - Moncalvo - Calliano - Castagnole M.to - Refrancore - Quattordio - Masio (Km 126)


Terminata in gloria la stagione delle uscite in montagna, per il ritorno in bassa quota scelgo un lungo giro nel Monferrato, con obiettivo posto sugli ultimi contrafforti collinari a ridosso del Po, con bella vista sulla pianura vercellese. L'altimetria è quella tipica di questi giri, pianura poca e un'infinità di salitelle e di discese per saltare da un bricco all'altro, con dislivelli e pendenze quasi sempre irrilevanti, ma che sommati l'uno all'altro danno un totale di tutto rispetto, soprattutto in considerazione del notevole chilometraggio. Quanto al contenuto cicloturistico, i colori caldi del Monferrato alla vigilia dell'autunno non hanno bisogno di commenti, bisogna immergersi e gustarseli al ritmo tranquillo di una pedalata che introduce al finale di stagione.

lunedì 21 settembre 2015

Dall'Engadina alla Valtellina


Sankt Moritz - Celerina - Pontresina - Passo del Bernina - Forcola di Livigno - Livigno - Passo di Eira - Passo di Foscagno - Bormio - Sondalo - Tiolo - Grosio - Grosotto - Mazzo di Valtellina - Tovo Sant'Agata - Lovero - Sernio - Tirano (Km 116)


Quattro 2000 al prezzo di uno e una trasferta di 300 chilometri per un giro impareggiabile sulle Alpi Retiche a cavallo tra Cantone dei Grigioni e Lombardia. Va da sé che un'uscita così fuorimano, per di più incastrata tra due giornate lavorative, richiede un'organizzazione accurata e una certa dose di fachirismo, e così si comincia trovando una sistemazione per la notte a Sernio (tre chilometri da Tirano) e si continua sobbarcandosi quasi quattro ore di macchina all'uscita dal lavoro per raggiungere il B&B in Valtellina.
Il mattino seguente, dopo una colazione abbondante al di là dell'appetito, raggiungo Tirano dove alla stazioncina delle Ferrovia Retiche acquisto il biglietto del trenino rosso fino a St. Moritz. Sono due ore abbondati di viaggio che penso di trascorrere leggendo tranquillamente il giornale, ma non appena il treno di mette in movimento diventa difficile scollare gli occhi dal finestrino, tanto ardito è il percorso e meravigliose le visuali prima sulla valle di Poschiavo e poi sui ghiacciai del Palü, del Cambrena e del Bernina; solo nel tratto finale del percorso comincia a crescere l'impazienza di scendere e cominciare finalmente una pedalata che dall'antipasto si preannuncia straordinaria.

venerdì 11 settembre 2015

La rivincita sul Vallone


Demonte - Colle Fauniera - Demonte (Km 49)


Per la prima uscita di settembre la meta prescelta è il col de Vars, con aggiunta del col de Larche (versante francese del Maddalena) e possibile appendice nell'alta valle dell'Ubaye. È tutto pronto come sempre, ho studiato percorso, chilometraggio e altimetrie, e mi muovo alla volta dell'alta valle Stura per intraprendere questa nuova avventura. Sennonché, arrivato dalle parti di Cuneo propio nel momento il cui le nuvole stanno sgombrando il cielo preparandolo a una splendida mattinata di sole, mi rendo conto di non avere alcuna voglia di guidare e comincio a immaginare qualche soluzione alternativa: la prima che mi viene in mente è di limitare l'uscita al Maddalena partendo da Vinadio, o meglio ancora da Demonte, ed è a questo punto che mi si accende la luce.

lunedì 7 settembre 2015

Il Gran Paradiso


Villeneuve - Introd - Degioz - Pont - Degioz - Introd - Villeneuve (Km 55)


Giro pomeridiano in valle d'Aosta per la chiusura di agosto. Tra le varie opzioni sul campo, la scelta cade infine sulla Valsavarenche, lunga strada cieca che porta ai quasi 2000 metri di Pont, minuscola frazioncina ai piedi del Gran Paradiso. La salita è una versione un po' più cattiva di quella di Gressoney, nel senso che copre più o meno lo stesso dislivello in circa otto chilometri in meno, ma non può in ogni caso definirsi particolarmente impegnativa, per quanto non manchino passaggi abbastanza duri. Per quanto riguarda l'aspetto turistico, basti dire che la strada si snoda all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, uno degli ambienti meglio conservati dell'intero Paese.