mercoledì 16 febbraio 2011

L'anello di Bricco Monti



Masio - Bricco - Montaldo Scarampi - Bricco Monti - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 45)



Seconda uscita 'per bricchi' in una giornata freddina e leggermente ventilata che mi lascerà fastidiose conseguenze per i 2-3 giorni seguenti. L'idea è di replicare il giro della settimna prima intensificando chilometraggio e dislivello per il poco che il momento della stagione consente. Preparo un percorso 'variabile', con un massimo di 50 chilometri e 600 metri di dislivello, riducibile in qualsiasi momento nel caso che si accenda la spia, cosa che avverrà effettivamente all'altezza di Mombercelli. A fine giro, conterò comunque quattro salitelle portate a termine e tanti, tantissimi saliscendi, alcuni dei quali tosti al di là del mio precario stato di forma, che quasi senza accorgermene mi prosciugano le energie.
Partenza all'insù per guadagnare Mogliotti e bivio della Castagnassa, ma le pendenze sono dolci e discontinue e guadagno senza problemi il primo scollinamento cui segue una discesa di circa un chilometro e mezzo.
Bene anche la successiva risalita a Cornalea attraverso un paio di tornanti stretti e alcune rampe al 7-8%, ma una volta raggiunto l'abitato stavolta segue un lungo mangia-e-bevi in cresta di cinque chilometri fino al bivio per Ronchi, costellato da una serie di dossetti brevi quanto fastidiosi per come spezzano il ritmo.
Quando poi sarebbe il momento di iniziare a scendere, svolto a destra per proseguire sulla strada di cresta e di punto in bianco mi trovo di fronte un muro impressionante, più vicino al 20 che al 10%. Sono ancora abbastanza fresco e con un paio di alzate sui pedali riesco a raggiungere la sommità senza andare fuori giri, ma la rasoiata è stata secca e, quel che è peggio, dopo una discesa altrettanto ripida, segue una seconda risalita di nuovo intorno al 15% condita in sovrappiù da un asfalto in pessimo stato. Sono a Roeto, ho coperto all'incirca un terzo del tragitto previsto e a questo punto avrei bisogno di rifiatare un momento dopo il doppio sforzo, ma anche stavolta i 3-4 chilometri che mi separano da Montaldo sono un susseguirsi di veloci tratti in discesa alternati ad altrettanti risalite che non sempre riesco a superare con freschezza. Anche l'ingresso in paese, contrariamente a quanto ricordavo, presenta un falsopiano prima della meritata discesa a fondovalle.
Il tempo di percorrere poche centinaia di metri lungo la provinciale della val Tiglione e svolto a sinistra in direzione Bricco Monti, addentrandomi lungo strade completamente sconosciute e che per quanto ne so potrebbero essere in parte sterrate, ipotesi che fortunatamente si rivela infondata. Il tratto che da Bricco Monti, raggiunto al termine di un'altra salitella con un paio di passaggi impegnativi, ridiscende verso Agliano per risalire poi alle località Bologna e Valmanella è peraltro il più remunerativo dal punto di vista panoramico, con la sorpresa dell'attraversamento della strada da parte di una famigliola di oche e dell'apparizione all'uscita da una curva di una bella chiesetta circondata da cipressi sulla sommità di una collinetta prativa che mi ha ricordato certi paesaggi toscani.
L'excursus turistico-bucolico è comunque di breve durata, perché nel corso dell'ultima ascesa comincio a sentire i morsi della fatica e decido di scendere direttamente a Mombercelli e da qui ricollegarmi alla fondovalle.
L'ultima difficoltà è l'ennesima contropendenza prima di entrare in paese, poi è tutta discesa e pianura, con andatura assecondata da un sensibile vento a favore negli ultimi cinque chilometri.
Buon allenamento, dunque, con l'unica pecca di un noioso strascico di raffreddamento che mette in forte dubbio una replica nel prossimo fine settimana.

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