lunedì 7 febbraio 2011

L'anello dei bricchi



Masio - Quattordio - Cerro T.ro - Rocchetta T.ro - Ronchi - Briccofiore - Masio (Km 34,8)



Dopo quattro mesi di inattività, ritorno in sella col proposito di dare maggiore continuità alla stagione rispetto agli ultimi anni, quando pause obbligate - ubi maior... - di settimane o mesi mi costringevano ogni volta a ricominciare daccapo, vanificando quel po' di allenamento faticosametne guadagnato. Idee e progetti non mancano, vedremo cosa mi riuscirà di mettere in pratica e cosa rimarrà soltanto sulla carta.
La giornata è innaturalmente calda per il periodo dell'anno, e se nei tratti in ombra fa piuttosto fresco, in quelli esposti al sole, soprattutto in salita, spargo le prime gocce di sudore della stagione.
Parto alla volta di Quattordio percorrendo finalmente la strada diretta, riaperta dopo oltre un anno di chiusura. Dall'area industriale, seguono altri tre chilometri in leggero falsopiano, poi, raggiunta la frazione Serra, svolto a destra per Cerro Tanaro, dove termino il primo terzo dell'itinerario senza particolari difficoltà, buono per scaldare i muscoli.
Oltrepassato il Tanaro, appena prima di entrare in Rocchetta, giro nuovamente a destra, e dopo un altro chilometro in piano, inizio il tratto più impegnativo del giro attaccando la salita che mi porterà ai Ronchi. Niente di trascendentale, ma sono i primi 100-150 metri di dislivello, e un paio di rampette più dure delle altre mi convincono a scanso di equivoci a scalare il rapportino.
Una volta salito sulla sommità del bricco, mi attendono altri 4-5 chilometri di saliscendi poco impegnativi, salvo un paio di contropendenze che mi fanno alzare sui pedali, cui segue la discesa di Cornalea che in alcuni punti mi regala le migliori visuali della giornata.
Appena ricongiunto alla strada principale, è di nuovo ora di salire alla volta della Castagnassa: anche stavolta un solo chilometro e mezzo con pendenza al 4-5% che supero in scioltezza.
Dopo aver scollinato, invece di scendere subito a fondo valle, prendo a sinistra la stradina di cresta che supera Briccofiore prima di proporre altri 3-4 chilometri di dossetti che mi riportano alla fondovalle giusto nei pressi del confine tra le province di Asti e di Alessandria. È l'unico pezzetto inedito, e onestamente speravo che offrisse qualche panoramica più ampia.
Tornato sulla provinciale, ci sarebbero ancora quattro chilometri in cui provare a spingere il lungo rapporto, ma per stavolta mi accontento di chiudere in tranquillità il classico percorso 'rompighiaccio'.

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