S.Stefano Belbo - Loazzolo - Cessole - Vesime - Bric Faidal - Cossano Belbo - S.Stefano Belbo (Km 34)
Ottobre grigio e freddino che mi imballa le gambe e consiglia di ridurre l'uscita domenicale con un pensiero già alla chiusura della stagione. Dopo lungo ponzare e sfoltire le ipotesi più complicate, opto per un classico saliscendi sulle colline di S.Stefano, con salite (forse troppo) collaudate e un paio di belle scoperte in discesa: ne esce un percorso molto breve - sotto i 35 km - ma pur sempre interessante cui, viste le condizioni di forma tutt'altro che brillanti, taglio un'ultima ipotetica appendice dalle parti di Mango. Geograficamente, l'itinerario si snoda poco a ovest di quello percorso la settimana precedente, sempre a cavallo delle colline tra Belbo e Bormida, una zona che sto cominciando a conoscere e apprezzare sempre di più.
Prendo il via da S.Stefano in un pomeriggio che più coperto non si può, che tuttavia non minaccia mai seriamente di tramutarsi in pioggia. In compenso, c'è una foschia densa che limita le panoramiche a pochi chilometri, riducendo di molto il fascino dei luoghi. Appena uscito dal paese, imbocco la salita per Bric Faidal. Conosco ormai a menadito le sue caratteristiche, eppure non riesco ad affrontarla con la giusta cadenza: forse la prendo con troppa irruenza (sto ancora pensando a un percorso con tre salite) o forse è il freddo a tagliarmi un po' gambe e fiato, fatto sta che non trovo mai il ritmo ed è in prossimità dello scollinamento che prendo atto della situazione e decido prudentemente di accorciare il giro. La strada fin qui percorsa è esattamente quella testata nel giro di Roccaverano, ma prima di raggiungere il Bric delle Forche, prendo a destra la discesa di Loazzolo. È questa una delle due belle scoperte di giornata: la strada è in condizioni perfette, con pendenze e curve mai pericolose, l'ideale per godersi la dolcezza del paesaggio autunnale circostante, tra vigne, boschetti e prati che iniziano ad assumere i bei colori della stagione. La temperatura è sotto i 20 gradi, ma basta la giacca a vento per scongiurare i danni del freddo.
Raggiunta la fondovalle del Bormida, la percorro verso destra per circa 5 chilometri attraversando Cessole e proseguendo verso Vesime fino al bivio per il Bric faidal, versante sud. È la stessa salita già affrontata in luglio sotto un sole che mi aveva fatto penare non poco. Stavolta non c'è questo rischio e tranne un piccolo cedimento nel finale, riesco a impostare un ritmo regolare per tutti i sei chilometri che portano al bricco in un affascinante susseguirsi di tornanti immersi prima tra i vigneti e nell'ultima parte nel bosco. Al momento di scollinare, invece di scendere direttamente a S.Stefano, piego a sinistra per Cossano, affrontando una discesa inedita e spettacolare malgrado l'asfalto abbastanza rovinato, che mi dà l'idea di essere altrettanto interessante (e duretta) se affrontata in salita. La discesa termina nel centro di Cossano con l'immissione nella fondovalle del Belbo, che percorro per chiudere il giro con gli ultimi 4-5 chilometri in leggera e costante discesa. In definitiva, un giro abbastanza appagante, che sarebbe potuto risultare più piacevole se l'avessi disegnato con più attenzione, cercando alternative a due salite che almeno in questo contesto non hanno più molto da dire.
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