Masio - Belveglio - Mombercelli - Montegrosso - Vigliano - S. Marzanotto Piana - Azzano - Castello d'Annone - Rocchetta Tanaro - Masio (Km 54,7)
Sabato pomeriggio rovinato dal vento che mi convince a rimandare ad altra data il percorso che avevo disegnato. Tra un taglio, una piallata, una deviazione improvvisata e qualche incrocio da interpretare sul momento, esce un giro di circa 55 chilometri senza particolari spunti da ricordare.
Il vento è da sempre il mio peggior avversario: in pianura mi impedisce di trovare il ritmo e mi obbliga a tenere una posizione in sella che alla lunga mi provoca un po' di mal di schiena; in salita rende impercie anche rampette da nulla; in discesa mi sballotta di qua e di là aumentando la mia atavica insicurezza.
Finisce che decido di risalire la val Tiglione fino a Montegrosso, col vento che mi martella ora in faccia ora di lato, prima di affrontare le due salitelle per Vigliano (comoda e regolare nella prima parte, finale con un paio di rampe niente male) e per Mongardino, paese che tuttavia non raggiungo perché all'ultimo bivio svolto a sinistra per Asti.
Dopo una breve discesa, finisco in un lungo rettilineo parallelo alla tangenziale di Asti che nel giro di circa tre chilometri mi riporta all'incrocio per Azzano e a ripercorrere in senso inverso un tratto di strada percorso poche settimane fa.
Per salire ad Azzano, abbandono la strada principale per imboccare una variante sulla sinistra: di fatto, il dislivello spalmato in un chilometro abbondante da questa parte viene coperto in poche centinaia di metri davvero durissimi, ben oltre il 10%: è l'unico passaggio impegnativo dell'itinerario, ma lo supero in pochi minuti e poi è tutta discesa e pianura fino a Rocchetta, da dove attacco l'ultima asperità di giornata che mi riporta in quota a Mogliotti.
Anche in questo caso sono un paio di rampe in buona pendenza intervallate da un paio di tornantini, ma la prossimità con la chiusura del giro mi aiuta ad affrontarle col giusto piglio.
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