lunedì 24 maggio 2010

Da Masio al Monferrato



Masio - Rocchetta Tanaro - Cerro Tanaro - Refrancore - Viarigi - Altavilla M.to - Vignale M.to - Cuccaro M.to - Quargnento - Solero - Felizzano - Masio (Km 66)



Giornata finalmente splendida, con temperatura superiore ai 25 gradi, per l'ormai classico attacco ai primi contrafforti del Monferrato, che dà il meglio di sé grazie alla felice combinazione di luce e stagione.
Il percorso è il solito mangia-e-bevi di queste parti: tanto saliscendi nei primi 50 chilometri, poi pianura per gli ultimi 15. In tutto le salite da affrontare sono sei, ma basta dare un'occhiata al dislivello totale (inferiore ai 600 metri) per rendersi conto che si tratta sempre di strappi brevi e pedalabili.
Parto finalmente in tenuta estiva, pronto per la prima volta a fare i conti col caldo, soprattutto nella seconda parte dell'itinerario. Per fortuna non c'è afa, ma i tratti di salita esposti al sole nella parte centrale del pomeriggio in qualche tratto mi spremono il primo vero sudore dell'anno.
Dopo l'ormai classica salita ai Mogliotti con susseguante discesa a Rocchetta, stavolta mi dirigo verso Cerro e Refrancore. Sono una ventina di chilometri abbastanza mossi, con leggera brezza laterale, ma nel complesso rappresentano soltanto l'avvicinamento al cuore del giro che inizierà cinque chilometri più in là, a Viarigi, dopo aver scavalcato una seconda salitella in uscita da Refrancore.
Approfitto della situazione per studiare un po' di toponomastica che mi verrà utile nelle prossime uscite, quando magari mi spingerò più in là tra le colline della zona.
A Viarigi, raggiunta in capo alla terza facile ascesa del giorno, il panorama si apre finalmente sul paesaggio monferrino, tipico accavallarsi di morbide collinette sormontate da paesini più o meno noti. Il primo a cui risalgo dopo essere ridisceso alla fondovalle per Casale è Altavilla, cittadina situata in cima a una salita di un paio di chilometri molto regolare, famosa per la produzione della grappa. A partire da questo momento, è un susseguirsi di viste meravigliose che si estendono in lontananza su coltivazioni verdissime, intervallate da campi arati rossicci e filari di vigne coi primissimi accenni di grappoli.
La strada prosegue in quota per qualche chilometro fino alla svolta a destra per Vignale, da dove ridiscende leggermente fino a incrociare un'altra volta la provinciale per Casale.
Adesso fa molto caldo e il paio di chilometri per salire a Vignale sono un po' più faticosi, con l'aggiunta di un manto stradale a dir poco vergognoso che mi fa pensare di non tornare troppo presto su quel tratto di strada: non oso immaginare come possa essere la discesa.
Sulla piazza del paese, mi concedo finalmente un breve rinfresco prima di imboccare la strada per Cuccaro, anche questa molto divertente e panoramica. Prima un paio di chilometri in discesa, poi contropendenza con l'ultima e relativamente più dura salita della giornata, resa evidentemente più difficile dal caldo e dalle energie che cominciano a scarseggiare.
In paese, faccio un po' di confusione cercando la direzione di Fubine e, una volta accertato che la strada a distanza di oltre un anno è ancora chiusa, non mi resta che ripiegare a sinistra per Quargnento, allungando il percorso di qualche chilometro.
Sono comunque chilometri molto agevoli, i primi in discesa, poi un leggero falsopiano a scendere fino a Quargnento e poi a Solero, da dove mi immetto sulla statale per Asti.
Manca ancora una dozzina di chilometri alla chiusura del giro, ma sono tutti in piano su fondo molto ben tenuto, cosa che agevola il mantenimento di un ritmo dignitoso fino a Masio.
In definitiva, un bel giro, con condizione in crescita e panorami a tratti tanto aperti e armoniosi da invogliarmi a inoltrarmi ancora tra queste colline.

Nessun commento:

Posta un commento