Torino - Collegno - Alpignano - Brione - Val della Torre - Brione - Givoletto - La Cassa - Fiano - Venaria - Torino (Km 70)
Altro giro con partenza da Torino con l'obiettivo di aumentare leggermente chilometraggio e difficoltà altimetriche, e l'ambizione di un primo approccio alla montagna lungo una delle stradine che si arrampicano ripide sopra l'abitato di Val della Torre; ambizione che verrà soddisfatta solo in parte, ma che poco cambia nel senso di un'uscita invernale volta in prima battuta a portare avanti la fase di rodaggio.
Rispetto a otto giorni prima, inverto la direzione del percorso puntando a nord-ovest verso Collegno e Alpignano, che raggiungo al chilometro 15; da qui, in capo a un'altra manciata di chilometri in leggerissima ascesa arrivo a Brione, da cui proseguo verso Val della Torre, centro principale della breve val Casternone. Per circa quattro chilometri si procede ora in agevole salita, con pendenze intorno al 4% che salgono di un punto o due nel chilometro e mezzo che dal centro del paese porta a uno slargo nel quale affaccia un ristorante in località Mulino di Punta, a circa 550 metri di quota.
Da questo punto, sulla destra parte una stradina che in tre chilometri si inerpica fino a un piazzale panoramico nei pressi del Monte Rosselli. Le percentuali superano immediatamente la doppia cifra e, salvo qualche breve intermezzo più leggero, tali si mantengono per tutto il primo chilometro, poi le cose peggiorano decisamente: non solo la pendenza nei 500 metri successivi si attesta dalle parti del 15%, ma pure il manto stradale diventa al limite della praticabilità, con ghiaia ovunque, rattoppi in cemento, salti e buche che rendono difficile trovare una traiettoria accettabile. Il risultato è che, in uscita da un tornante, la vista di un'ennesima ripida rampa che sembra uscita da un bombardamento mi induce alla resa: ho percorso solo la metà di questo tratto, ma rinuncio alla parte mancante senza rimpianti, giro la bici e scendo con la massima attenzione fino al ristorante.
Tornato poi a Brione, svolto a sinistra in direzione di Givoletto, La Cassa e Fiano lungo una bella strada in saliscendi che costeggia il parco della Mandria e che nel chilometro che precede Fiano propone il passaggio più difficile, in salita al 6%. Sono ormai vicino ai 50 chilometri e le gambe cominciano ad appesantirsi, ma è l'ultima difficoltà del giorno perché i chilometri successivi saranno in leggera discesa con un po' di vento a favore fino a Venaria, prima di rientrare in città sfiorando l'Allianz Stadium, un auspicio destinato a una fine peggiore della mia tentata scalata al Monte Rosselli.
il meglio del giro
Divertenti i 10 chilometri tra Brione e Fiano, facili da inserire in un anello con il col del Lys.
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