Candelo - Vigliano Biellese - Cossato - Valle Mosso - Callabiana - Corte Fusero - Andorno Micca - Biella - Vigliano Biellese - Candelo (Km 42)
Secondo giro consecutivo ridimensionato rispetto al progetto originario, e stavolta il taglio è doloroso perché resta esclusa la meta principale della giornata - la Panoramica di Zegna - che da sola avrebbe giustificato la novità assoluta di una trasferta nel biellese. Ci sarà probabilmente tempo e modo di tornare da queste parti, ma per il momento la delusione è forte perché il percorso alternativo, una sorta di 'cornice interna' rispetto alla Panoramica, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello programmato; per dirla tutta, la strada collinare che unisce Valle Mosso ad Andorno Micca è una delle più anonime percorse in Piemonte, indipendentemente dall'altitudine raggiunta o dalle pendenze affrontate. Alla fine, il momento più interessante del giro si consuma a Candelo ancor prima di montare in sella, quando mi concedo una rapida puntata nel famoso ricetto medievale, questo sì meritevole di una visita più accurata.
Quando mi metto in moto, la prima sensazione è quella di un freddo pungente, e le nuvole che si addensano sulle montagne sono tutt'altro che promettenti, ma non è ancora mezzogiorno e spero che in breve la situazione migliori abbastanza da consentirmi di raggiungere i circa 1500 metri dell'obiettivo prefissato di Bielmonte: non sarà così.
La prima decina di chilometri pianeggianti mi serve per raggiungere Cossato e girovagare un po' alla cieca fino a individuare la deviazione giusta per imboccare la valle Strona. Degli otto chilometri in falsopiano che mi portano prima a Lessona e poi a Valle Mosso, quello che mi resterà impresso è l'impressionante numero di edifici industriali dismessi e ormai vandalizzati se non proprio cadenti, segno di un'economia e di un'imprendotoria ormai definitivamente lontani da questo territorio: il pensiero che sto percorrendo proprio un tratto di una strada voluta e realizzata da Ermenegildo Zegna mi mette un po' di tristezza, cui si aggiunge la constatazione che le condizioni climatiche non stanno affatto migliorando, anzi le nuvole sembrano ancora più dense e scure man mano che mi inoltro nella valle.
A Valle Mosso, è il momento della scelta irrevocabile. Proseguendo dritto, arriverei a Trivero e da qui inizierei la parte più bella ed elevata della Panoramica; a sinistra, si imbocca una strada che toccando la quota massima di 800 metri, si congiunge alla parallela valle Cervo all'altezza di Andorno Micca. Un minuto di riflessione, ma la decisione è obbligata, fa davvero troppo freddo, e siccome lassù non c'è un Gavia ad aspettarmi, non mi sembra proprio il caso di azzardare. La mia speranza è che anche il percorso di ripiego mi appaghi almeno in parte, ma purtroppo la strada si sviluppa interamente all'interno di una fitta boscaglia, senza mai regalare visuali degne di nota; anche tecnicamente, la salita non offre spunti particolari, tranne qualche passaggio un po' più impegnativo, e dunque raggiungo quasi senza accorgermene lo scollinamento all'altezza di Corte Fusero, da cui comincia una scorrevole (e fredda) discesa verso Andorno Micca e Biella, che mi limito a lambire prima di dirigermi verso Vigliano Biellese e da qui tornare a Candelo in capo a un ultimo strappetto di circa mezzo chilometro.
il meglio del giro
Non mi sento di dare giudizi negativi su un territorio che non conosco a causa di un mio errore di valutazione. La giornata non era semplicemente quella giusta per un giro, né qui né altrove.
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