
S.Stefano Belbo - Vesime - Perletto - Cortemilia - Castino - Scorrone - Cossano Belbo - S.Stefano Belbo (Km 49,7)

Fa abbastanza freddo per la stagione, inizialmente avevo addirittura pensato di lasciar perdere per questa settimana e forse per tutta la stagione, ma poi nel pomeriggio il sole comincia a scaldare quanto basta per decidermi a montare in sella. Non ho molto tempo per studiare il percorso, sondo due o tre ipotesi e alla fine opto per un itinerario già collaudato e di ottimo spessore tecnico e cicloturistico: una cinquantina di chilometri a sud di S.Stefano scavalcando la valle Bormida, dove l'alta Langa raggiunge i margini della Liguria.
Parto dalla piazza centrale di S.Stefano con giacca a vento senza maniche e gambali, e devo dire che l'aria è molto frizzante. Non ho tuttavia il tempo di raffreddarmi troppo che dopo circa un chilometro è già ora di svoltare a sinistra e affrontare la prima salita della giornata, la più lunga e più facile, che nel giro di 8 chilometri e mezzo mi porterà a passo Faidal, spartiacque tra le province di Cuneo e Asti. È un'ascesa dolce e regolare, intorno al 5% fino al quinto chilometro, ancora più agevole negli ultimi tre e mezzo: il risultato sono comunque circa 400 metri di dislivello guadagnati attraversando una stradina di raro fascino e assoluta tranquillità, ideale per la bicicletta.

A Perletto, imbocco la stradina per Cortemilia, molto stretta ma altrettanto spettacolare: un chilometro circa di saliscendi in quota e poi discesa ridipa e tecnica in mezzo al bosco fino al paese delle nocciole, dove entro dopo aver riattraversato il Bormida.
Attraverso il lungo viale alberato che esce da Cortemilia, e in capo a un paio di chilometri la strada ricomincia a salire verso Castino, offrendomi l'ultima asperità della giornata. Sono circa cinque chilometri con pendenza moderata intorno al 6%, tranne l'ultimo dove la strada spiana e posso raggiungere lo scollinamento col lungo rapporto. È un tratto a dire il vero che ha poco da raccontare, strada ampia e scorrevole in un versante piuttosto chiuso che riduce l'ampiezza del panorama circostante, immersa in una boscaglia dall'aspetto vagamente 'ligure'.
Riguadagnato lo spartiacque tra le valli Bormida e Belbo, abbandono la statale per svoltare a destra in direzione di Cossano, località di fondovalle che raggiungerò dopo 9 chilometri di morbida discesa, con la strada che a poco a poco scivola giù nella pace più assoluta in un tripudio di vigneti multicolori, stupendo congedo dalle colline della zona, non so se più silenziose o vitali, più primordiali o accurate.
Tornato sulla strada di fondovalle, la gamba sarebbe ancora abbastanza buona da farmi assaporare un'ultima escursione dalle parti di Mango o Camo, ma il pomeriggio sta trascorrendo velocemente e per questa volta chiudo il giro con gli ultimi chilometri pianeggianti che servono a rientare a S.Stefano, ancora una volta degnissimo punto di
partenza e di arrivo per uno degli itinerari più appaganti e attesi dell'intera stagione.
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