Torino - Eremo - Pino T.se - Chieri - Pavarolo - Rezza di Bardassano - Castiglione T.se - San Mauro T.se - Torino(Km 47)
Periodo di spazi sempre più ristretti e sporadici per la bicicletta, di quelli in cui diventano preziose anche un paio d'orette strappate a fine giornata per un allenamento in collina, soprattutto se a un menu piuttosto scontato si riesce ad aggiungere un po' di pepe andando a scovare un paio di varianti mai percorse in precedenza; in questo caso, la digressione di strada del Nobile - strada San Vincenzo con immissione in strada di Pecetto, e quella di strada del Cervo tra Chieri e Pavarolo.
Il primo e principale obiettivo del giorno è l'Eremo, che tuttavia non raggiungerò partendo da Gran Madre e Villa della Regina, ma imboccando inizialmente viale Thovez, ampia strada che sale in falsopiano verso strada Val Salice. Giunto in piazzale Adua, lascio però la via principale per prendere a sinistra la bella strada del Nobile, che dopo aver costeggiato l'omonimo parco prosegue verso strada San Vincenzo: è un tratto di circa 1200 metri, ma abbastanza impegnativo nella parte iniziale e finale, mentre i 700 metri di strada San Vincenzo, in prevalenza tra le case, sono pianeggianti o addirittura in discesa fino al punto in cui ci si congiunge alla strada di Pecetto. Da questo punto, mancano ancora quasi tre chilometri all'Eremo, con alcuni passaggi oltre il 10% e una media superiore all'8 che meritano un certo rispetto in considerazione di uno stato di forma in calando, ma riesco comunque a gestire bene lo sforzo, e anzi concludo la salita con buono smalto.
I 10 chilometri successivi, al netto di qualche contropendenza prima di Pino, sono in discesa fino a Chieri, da cui inizia un settore di una dozzina di chilometri di mangia-e-bevi con leggera prevalenza di salita fino alla Rezza di Bardassano, ma tecnicamente si può dire che il giro non ha quasi più niente da dire, se si eccettua una bella rampa all'altezza del cimitero di Pavarolo. In compenso, è qui che il percorso offre le migliori viste sulla collina torinese, in particolare quando lascio la strada per Baldissero e imbocco sulla destra la panoramica strada del Cervo che mi porterà a Pavarolo: una bella scoperta che varrà la pena ripercorrere in qualche percorso futuro.
Raggiunta la Rezza di Bardassano in capo a una breve e facile salitella, l'idea era inizialmente di proseguire per Sciolze e Gassino, ma basta un'occhiata all'orologio per rendermi conto che si sta facendo tardi e decidere di tagliare qualche chilometro scendendo direttamente a Castiglione a fondovalle del Po.
Da qui non resta che rientrare velocemente a Torino attraverso una strada trafficata con qualche innocuo saliscendi, e quindi chiudere un giro onesto, da cui non era possibile ottenere più di quanto ha dato: un buon allenamento e un paio d'ore per liberare la mente dai pensieri.
il meglio del giro
Tranquilla, mossa e panoramica, strada del Cervo è una bella stradina di campagna a due passi dalla città, peccato sia molto breve, poco più di tre chiloemtri.
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