Masio - Belveglio - Vinchio - Mombercelli - Montaldo Scarampi - Roeto - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 40,6)
Non è esattamente il giro che avevo preparato, ma per un freddo pomeriggio di fine febbraio basta e avanza; alla fine metto in cascina altri 40 chilometri e un paio di salitelle, la prima delle quali in teoria breve ma molto tosta, mentre un terzo strappo rimane in canna per la prossima occasione.
Parto subito dopo pranzo con sole velato e leggero vento alle spalle, condizioni ideali per i primi dieci chilometri di riscaldamento lungo una deserta val Tiglione, fino a Belveglio. Quando lascio la provinciale e, dopo un altro chilometro in piano, imbocco a sinistra una delle stradine che portano a Vinchio, sono preparato ad affrontare il paio di chilometri che si annunciano come i più difficili della giornata. Purtroppo, appena la strada inizia a salire, mi trovo davanti una brutta sorpresa: la parte centrale della salita non solo è sterrata, ma ridotta a un impraticabile impiastro di neve e fango. Sono rischi che si corrono quando ci si infila in strade troppo sconosciute, fatto sta che non mi resta che mettere i piedi a terra e proseguire per qualche centinaio di metri con la bici a fianco. Quando finalmente torna l'asfalto e posso risalire in sella, buona parte del dislivello è già alle mie spalle, ma prima di raggiungere Vinchio rimangono un paio di rampe buone per testare la gamba in salita.