venerdì 18 gennaio 2019

Il giro della befana


Diano Marina - San Bartolomeo al Mare - Cervo - Capo Cervo - Andora - Capo Mele - Laigueglia - Colla Micheri - Andora - Rollo - Cervo - San Bartolomeo al Mare - Diano Marina (Km 27)


Una befana in versione ligure mi porta in regalo una dozzina di gradi e una rara opportunità di interrompere per un giorno il letargo invernale, occasione che colgo al volo piazzando una bella sgambata tra mare e primo entroterra a cavallo delle province di Imperia e Savona: una trentina di chilometri in tutto, ma conditi con quattro salitelle di difficoltà crescente che garantiscono anche un minimo significato tecnico, con un dislivello totale di circa 500 metri adeguato al calendario.

I primi 12 chilometri seguono lungo l'Aurelia fino a Laigueglia e prevedono lo scavalcamento dei capi Cervo e Mele dai versanti inversi rispetto a quelli percorsi dalla Sanremo. Se Capo Cervo è una semplice formalità, con pendenza che a stento raggiunge in qualche punto il 4%, i due chilometri di Capo Mele superano un dislivello di 70 metri e presentano qualche rampetta che supera il 5%, niente comunque che possa distogliermi dalle belle viste sul golfo di Alassio.
Colazione nella piazzetta di Laigueglia per godermi il tiepido sole del mattino, poi risalgo in sella per affrontare la seconda parte del percorso, più impegnativa della prima. Sono ancora in pieno centro abitato, quando abbandono l'Aurelia per attaccare sulla destra la Colla Micheri, strappo simbolo del semiclassico Trofeo Laigueglia, che con i suoi due chilometri al 9% medio rappresentano una sorta di battesimo per una stagione ancora tutta da scrivere, ma che già da adesso mi auguro possa compensare il grigiore di quella lasciata alle spalle. Malgrado uno stato di forma a dir poco approssimativo, una volta superati i primi 2-300 metri molto ripidi, trovo un discreto colpo di pedale che mi consente di procedere ad andatura regolare almeno fino a mezzo chilometro dallo scollinamento, quando una nuova serpentina a doppia cifra arriva inaspettata e mi costringe per la prima volta ad alzarmi sui pedali; mezzo minuto di sforzo intenso, poi la pendenza su attenua e raggiungo il termine della salita senza ulteriori problemi.
La discesa ad Andora è un po' più lunga e scorrevole della salita e mi permette di rilassarmi un po' in vista dell'ultima asperità del giorno. Tornato al livello del mare e percorso circa mezzo chilometro di Aurelia fino al semaforo da cui inizia la salita a Capo Cervo, svolto a questo punto a destra in direzione di Rollo, una frazioncina raggiunta da una stradetta scovata abbastanza per caso. Rispetto a Colla Micheri, questa è più lunga di quasi mezzo chilometro, ma a fronte di un dislivello pressoché identico, l'ho sofferta di più in quanto condensata in meno di un chilometro veramente durissimo, con pendenza superiore al 10% e frequenti punte intorno al 15; passato in qualche modo il tratto più difficile, il resto della salita si rivela molto facile, a parte la curva che attraversa l'abitato di Rollo, ma stavolta sono poco più di 100 metri, già in vista dello scollinamento poche centinaia di metri più in là. La discesa, a tratti molto panoramica, sbocca direttamente a Capo Cervo, da cui non resta che scendere ancora per chiudere il giro in una manciata di chilometri. Per la prossima uscita, attendere il disgelo.

il meglio del giro

Belle sia Colla Micheri che Rollo, come sempre in Liguria basta lasciare l'Aurelia per avere ottime sorprese.

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