mercoledì 29 giugno 2016

Il colle della Maddalena e la pianura


Torino - Eremo - Colle della Maddalena - Revigliasco - Pecetto T.se - Santena - Favari - Villastellone - Carignano - Piobesi T.se - Vinovo - Stupinigi - Torino (Km 65)


Saltato e rimandato a data da destinarsi il previsto giro sull'Appennino pavese, questa volta mi mancano davvero il tempo e la voglia di organizzare un piano B degno di nota: i vincoli della partenza da Torino e delle due-tre ore a disposizione mi impongono un'uscita di semplice allenamento, che imposto sullo scavalcamento della collina e quindi su un suo ampio aggiramento da sud per un ritorno in città senza ulteriori difficoltà altimetriche. A fine giro, l'elemento saliente sarà la prima vera pedalata estiva, senza necessità di indossare la giacca a vento neppure in discesa.

martedì 21 giugno 2016

Naso di Gatto


Sassello - Colle del Giovo - Ellera - Albisola - Savona - Santuario - Naso di Gatto - Montenotte - Pontinvrea - Colle del Giovo - Sassello (Km 67)


Non è il nome di un guerriero navajo della saga di Tex Willer. Naso di Gatto è il curioso toponimo di una sperduta località nel profondo entroterra savonese reso noto dal passaggio del Giro d'Italia un paio di anni fa, che non avevo mai localizzato con precisione nel labirinto di strade imboscate (nel senso letterale del termine) in quel pezzo di Appennino ligure a ridosso della Torino-Savona, dove si ha ogni volta l'impressione di perdere in pochi minuti qualunque collegamento con la civiltà. A testimonianza di quanto sia nascosta, mi imbatto sulla strada in maniera abbastanza casuale, mentre sto cercando di pianificare un percorso con partenza da Sassello, ma una volta trovato è un momento decidere di incentrare il giro sul Naso di Gatto, di cui in passato ho peraltro letto recensioni interessanti. Il progetto iniziale era molto ambizioso, con l'impegantivo saliscendi finale tra Dego, Giusvalla e Mioglia, poi ci penseranno un meteo ancora una volta inclemente e il poco tempo a disposizione a limarlo fino ai 67 chilometri finali, e alla fine potrò catalogare la trasferta tra le tante interessanti ma perfettibili, ormai una sorta di costante della stagione.

venerdì 10 giugno 2016

Da S. Stefano ad Acqui


Masio - Belveglio - Mombercelli - Castelnuovo Calcea - Moasca - Santo Stefano Belbo - Seirole - Loazzolo - Bubbio - Monastero B.da - Bistagno - Terzo - Acqui Terme - Nizza M.to - Incisa Scapaccino - Masio (Km 99)


A lungo in bilico se indirizzare il giro settimanale verso Santo Stefano o Acqui, alla fine faccio due conti e mi accorgo che è possibile includere entrambe le destinazioni in unico percorso, probabilmente non perfetto, ma che tutto sommato soddisfa i soliti requisiti: chilometraggio e contenuti tecnici adeguati al periodo, ambiente e tranquillità da usato sicuro.
Per il primo terzo del giro, fino a Santo Stefano, opto per una soluzione un po' più movimentata delle classiche fondovalle del Tiglione e del Belbo: per iniziare, salgo alla parte alta di Masio e proseguo per i Mogliotti e la Castagnassa; poi, sceso a Belveglio e Mombercelli, risalgo a Castelnuovo Calcea, e da qui a Moasca, dove imbocco sulla destra la bella strada che mi porta in saliscendi fino a Piana del Salto; infine, cinque chilometri in leggera ma costante discesa mi portano a Santo Stefano, dove entro con 30 chilometri discretamente mossi e panoramici alle spalle.