lunedì 4 dicembre 2017

Autunno al Bric Puschera


Cortemilia - Perletto - San Giorgio Scarampi - Roccaverano - Bric Puschera - Cortemilia (Km 32)


Finale di stagione con un po' di stanchezza e scarsa motivazione, che finiscono per macchiare il tradizionale giro autunnale in Langa, con l'aggravante di aver sottovalutato il primo freddo dopo tanti mesi di temperature sopra le medie del periodo. Nuvole basse, umidità che entra nelle ossa e poca voglia di soffrire consegnano all'album dei ricordi una giornata in tono minore, con il percorso incentrato sulle colline di Roccaverano ridotto in corso d'opera al minimo sindacale, e tuttavia non privo del fascino tipico della stagione in declino.

La mia speranza che le ore pomeridiane disperdessero le nuvole si rivela infondata fin dalla partenza da Cortemilia, dove il cielo è grigio e le cime delle colline si indovinano a fatica, situazione che tuttavia peggiorerà strada facendo, fino a ricordarmi alcune delle più avventurose uscite nella nebbia del passato, dal Faiallo, al Lys, a Verrogne. Anche l'abbigliamento leggero non è molto consono alla giornata, ma all'inizio basta muovere le prime pedalate per risolvere la questione, perché le quote sono molto basse e soprattutto i primi chilometri verso Perletto sono i più difficili del giro: rispetto al versante principale, quello di Cortemilia è infatti più corto di un chilometro e meno regolare, con frequenti puntate a doppia cifra, non proprio il massimo della vita per una partenza a freddo in tutti i sensi. Il risultato è un po' di fiatone nelle rampe più ripide, ma la salita termina presto e quando la vista si apre su Perletto resta soltanto un altro chilometro in saliscendi per portare a compimento la prima asperità del giorno.
I tre chilometri successivi sono una discesa veloce che mi riporta in fretta al livello del Bormida, più o meno a metà strada tra Cortemilia e Vesime. Subito prima di attraversare il ponte metallico, svolto però a destra mantenendomi al di qua del fiume, lungo una stradina di campagna che per un paio di chilometri accompagna in piano il corso d'acqua, prima di piegare a destra e impennarsi bruscamente fino a congiungersi con la provinciale che da Vesime porta a Roccaverano, classico traguardo della zona, raggiungibile da una bella serie di versanti, quasi tutti già esplorati negli anni.
Questo di Vesime, dal punto in cui lo attacco, è lungo sette chilometri e abbastanza impegnativo nella prima metà fino al bivio per San Giorgio Scarampi. La strada ampia e il morbido paesaggio collinare non rendono merito di una pendenza costante tra il 7 e il 9% in questo settore, che richiede un discreto sforzo mentre le nuvole stanno avendola definitivamente vinta sul sole e la temperatura inizia a scendere in modo sensibile. Superato il tratto più duro della salita e lasciato alle spalle il bivio per San Giorgio, la strada si infila nel bosco e riprende a salire su pendenze più moderate. L'idea era a questo punto di raggiungere l'abitato di Roccaverano, scendere a Mombaldone e risalire poi da un altro versante, ma raggiunto il bivio per Serole sono ormai immerso in una nebbia fittissima, e decido dunque di rinunciarci, soprattutto per risparmiarmi una discesa molto fredda.
Per rendere la ritirata più digeribile, mi invento almeno una piccla deviazione sulla stradina che costeggia il Bric Puschera, ma al di là del piacere di percorre uno di quei sottili e precari nastri d'asfalto che sembrano fatti apposta per la bicicletta, la visibilità è talmente ridotta che non riesco nemmeno a individuare con precisione la vetta più alta dell'astigiano. Dopo qualche chilometro in saliscendi e un ultimo tratto in forte discesa, mi ricongiungo infine alla provinciale avendo tagliato fuori il passaggio in Serole, e non mi resta che percorrere gli ultimi nove chilometri verso Cortemilia fino a concludere un giro non da buttare via, ma davvero troppo breve per chiudere così la stagione.

il meglio del giro

La salita a Perletto da Cortemilia è breve ma dura, da tener presente anche in giri più lunghi e complicati.

Nessun commento:

Posta un commento