martedì 31 maggio 2011

Il Giro al Colle delle Finestre



Villaretto - Fenestrelle - Usseaux - Colle delle Finestre - Usseaux - Fenestrelle - Villaretto (Km 43,3)



Finestre dimezzato, ma sempre Finestre. Alla fine è la scelta migliore, a metà strada tra la gita al Sestriere e il fachiraggio del versante valsusino. Quella dalla val Chisone, con partenza da Villaretto a quota 1000, è comunque una salita vera: 1200 metri di dislivello distribuiti su 22 chilometri, con i primi 6 fino a Fenestrelle poco più che in falsopiano, buoni giusto per far girare un po' le gambe prima di cominciare a fare sul serio.

lunedì 23 maggio 2011

I muri di Langa



Alba - Rodello - Albaretto della Torre - Arguello - Cerretto Langhe - Lequio Berria - Borgomale - Alba (Km 67)



Cambio di programma praticamente all'ultimo momento. Per l'ultimo allenamento prima del Finestre (ancora da valutare pure lui), lascio perdere le ipotesi di escursione sull'Appennino attorno al passo della Bocchetta, che per pendenze non mi avrebbe indicazioni utili in vista del mostro alpino, e metto giù un percorso nelle Langhe comprensivo di due delle salite più ostiche della zona. Ne esce un itinerario molto bello e duro, reso ancora più impegnativo dal caldo asfissiante esploso proprio in questi giorni. Alla fine saranno quasi 70 chilometri con dislivello sopra i 1500, punteggiato da tratti in salita al 15% e oltre: senza alcun dubbio l'uscita di gran lunga più difficile della stagione.

mercoledì 18 maggio 2011

L'anello di Acqui



Masio - Castelnuovo Belbo - Casalotto - Castel Boglione - Montabone - Terzo - Acqui Terme - Ricaldone - Alice Bel Colle - Quaranti - Mombaruzzo - Oviglio - Masio (Km 77,4)



Torno ad Acqui dopo un anno da un giro che ricordo tra i più faticosi della passata stagione, quando a causa delle frequenti interruzioni la forma andava e veniva, e capitava con una certa frequenza di imbattermi in giornate di gambe molli che rendevano difficili anche percorsi decisamente abbordabili. Rispetto all'anno scorso, percorro il giro in senso inverso affrontando la salita a Montabone dal versante più duro, allungo la distanza di oltre 20 chilometri e aumento il dislivello totale di 150 metri circa. Ne esce un itinerario di media difficoltà e reso più impegnativo dal forte vento contrario nella prima metà e da una concreta minaccia di temporali che mi inducono a correre a tutta l'ultima ora, col risultato di sbagliare strada per la seconda settimana consecutiva.

martedì 10 maggio 2011

S. Stefano mon amour



Masio - Cortiglione - Incisa Scapaccino - Nizza M.to - Calamandrana - Canelli - S. Stefano Belbo - Marini - Castiglione Tinella - Costigliole d'Asti - Agliano Terme - Castelnuovo Calcea - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 75,9)



Nel primo fine settimana del Giro in Piemonte, non rinuncio alla mia uscita settimanale con ennesima puntata nella zona di S. Stefano che anche in questo caso mi regala una bella variazione sul tema grazie all'inedita e dura salita di Marini, unica vera difficoltà di giornata. Rispetto all'idea originaria, con salita a Mango, taglio leggermente il chilometraggio puntando direttamente a Castiglione Tinella, ma nel finale mi distraggo e prendo la direzione sbagliata a un bivio mal segnalato, con aggiunta di 3-4 chilometri e della salitina di Castelnuovo Calcea, brevissima ma duretta. Alla fine saranno 75 chilometri movimentati solo nella parte centrale, per il resto tanta pianura che per una volta non mi disturba, visto che il giro doveva essere comunque interlocutorio.

lunedì 2 maggio 2011

L'anello di Cella Monte



Masio - Felizzano - Fubine - Cuccaro M.to - Lu - Mirabello M.to - Occimiano - S. Maurizio - Cella Monte - Sala M.to - Ottiglio - Casorzo - Altavilla M.to - Viarigi - Quattordio - Masio (Km 84,5)



Giro molto lungo e discretamente movimentato, risparmiato dal cattivo tempo che aveva caratterizzato le giornate precedenti. Torno in Monferrato dopo circa un mese e mezzo e la prima constatazione, apprezzabile lungo tutto il percorso, è che la natura ha fatto grossi passi in avanti: i tralci scheletriti di marzo si sono allungati e ricoperti di foglie, e in generale tutte le alture sono verdi e rigogliose. A parte questo, molto bello il passaggio nel centro di Cella Monte, soltanto sfiorata in un giro dell'anno scorso, e da ricordare una dolorosa puntura di vespa alla coscia sinistra, che tuttavia inizia a farmi penare solo a giro concluso.