martedì 18 ottobre 2011

La Langa cebana



Monesiglio - Mombarcaro - Bragioli - Sale S. Giovanni - Sale Langhe - Priero - Montezemolo - Saliceto - Costabella - Monesiglio (Km 55,4)



Finisce in gloria anche questa annata ciclistica grazie al classico giro in Alta Langa d'ottobre, stavolta disegnato nell'estremo lembo di Piemonte che si affaccia sulla Liguria, in un divertente saliscendi tra le valli Bormida, Belbo e Tanaro. Potenza delle Langhe: sono venti anni che ci pedalo con costanza, e ancora riesco a preparare un percorso per almeno due terzi inedito, con quattro salite e altrettante discese mai percorse. Ne esce un giro molto bello, uno dei migliori dell'anno, che sarebbe stato addiritura perfetto se avessi azzardato meno nella scelta delle strade in discesa e se nel finale avessi avuto ancora abbastanza tempo e gamba da affrontare un'ultima salita ai Piani di Monesiglio, invece di chiudere l'anello con cinque anonimi chilometri pianeggianti e battuti da un forte vento contrario.
Fisso la partenza a Monesiglio in valle Bormida, dopo un lungo spostamento in macchina, ma il gioco vale la candela quando si tratta dell'ultima uscita prima del letargo invernale. La giornata climaticamente non è delle migliori, con le nuvole residue della perturbazione che ha solo sfiorato il nord-ovest, ma anche questo contribuisce a creare quell'aria autunnale che aggiunge un gran fascino a questi posti dimenticati dal mondo.

martedì 11 ottobre 2011

L'anello di Agliano



Masio - Cortiglione - Vinchio - MOmbercelli - Moncucco - Agliano Terme - Mombercelli - Bricco - Rocchetta Tanaro - Masio (Km 47,9)



La stagione volge rapidamente al termine, comincia a fare freddino e per questa volta non ho modo di studiare un percorso particolarmente originale. Tanto vale preparare un programma di massima e poi farmi guidare dalla bicicletta, nel senso di non badare troppo agli incroci e lasciarmi guidare dal buonsenso e dalle sensazioni del momento. Ne esce una cinquantina di chilometri abbastanza mossi e divertenti con un paio di fuoriprogramma rispetto all'idea iniziale, ma che tutto sommato soddisfa l'obiettivo del giorno: fare un po' di saliscendi per rilassarmi e non peredre l'allenamento in vista di sabato prossimo.
Le tracce del giro sono la strada Cortiglione - Vinchio, la salita a Moncucco, il passaggio ad Agliano e la strada Montegrosso - Rocca d'Arazzo, che salterà senza troppi rimpianti.

mercoledì 5 ottobre 2011

Tra Roero e Langhe



Motta - S. Martino Alfieri - Govone - Priocca - Castellinaldo - Castagnito - Guarene - Barbaresco - Treiso - Trezzo Tinella - Neive - Castagnole delle Lanze - Motta (Km 60,5)



Un impegno imprevisto dalle parti di Asti diventa l'opportunità di tornare a pedalare dopo qualche anno per qualche chilometro in Roero. Ridisegno in fretta un percorso alternativo a quello programmato, che se non originalissimo si rivela comunque soddisfacente, soprattutto nella prima parte.
Scelgo di partire dalla Motta, una frazioncina sulla Alba-Asti, e di approntare un giro di media lunghezza e difficoltà, equamente diviso tra Roero e Langhe albesi, con un susseguirsi di salitelle nella prima metà e un'unica asperità più lunga e continua nella seconda. Fa ancora molto caldo per essere il primo di ottobre, e questo in definitiva rappresenterà la difficoltà più insidiosa della giornata.

mercoledì 28 settembre 2011

Sgambata in Monferrato



Masio - Felizzano - Fubine - Cuccaro M.to - Camagna M.to - Vignale M.to - Altavilla M.to - Viarigi - Quattordio - Masio (Km 52,5)



Ritorno in piano un po' triste dopo i giri in alta quota. Tra le varie opzioni opto per una veloce puntata in Monferrato metà pianeggiante e metà collinare, nel senso che la parte centrale del percorso è ondulata senza che si superino mai i 200 metri di dislivello o che le salite abbiano più di un paio di chilometri di continuità. Se a questo si aggiunge che la visuale è offuscata da una spessa foschia, ne risulta un'uscita buona soprattutto per riprovare i lunghi rapporti, dopo una serie di giri praticamente senza pianura.

lunedì 19 settembre 2011

L'alta valle Maira



Stroppo - Canosio - Colle del Preit - Canosio - Marmora - Colle d'Esischie - Marmora - Stroppo (Km 67,9)



Me ne sono accorto per caso. Il colle del Preit, asfaltato da qualche anno, era l'unico over 2000 in provincia di Cuneo che mi mancasse, e dunque ecco la meta per l'ultima escursione in montagna dell'anno, ancora una volta baciata da un meteo perfetto. Quando si pedala in valle Maira, i punti di partenza classici sono Dronero o S. Damiano Macra, ma stavolta decido di partire da Bassura di Stroppo, a ridosso della salita, perché non ho voglia di spendere energie in una fondovalle che conosco a memoria (e di cui odio l'immancabile forte vento contrario in discesa), e soprattutto perché da giorni sto covando l'insana idea di doppiare il Preit con una seconda salita in zona, se le gambe risponderanno bene allo sforzo. Le uscite precedenti al colle delle Salse e al Gran S. Bernardo dovrebbero garantirmi un buon fondo, poi come sempre saranno le sensazioni del momento a dirmi quanto sarà il caso di insistere.

mercoledì 7 settembre 2011

Il Gran San Bernardo



Gignod - Etroubles - Saint-Oyen - Colle del Gran S. Bernardo - Saint-Oyen - Etroubles - Gignod (Km 53,3)



Prima di ieri ero salito al Gran S. Bernardo una sola volta, circa 15 anni fa. La ricordavo come una salita stupenda in un ambiente mozzafiato, e forse mi sbagliavo per difetto. Una giornata anche climaticamente perfetta consegna il Gran S. Bernardo (chissà se avrò ancora l'occasione di scalarlo) in vetta ai ricordi più belli di oltre 20 anni di passione a due ruote.
Da un po' di tempo coltivo l'idea di colmare i pochi buchi tra i giganti over 2000 di Piemonte e dintorni, ma per piantare nuove bandierine ci saranno altre occasioni: stavolta opto per l'usato sicuro e mai decisione si rivelerà più azzeccata. Da una settimana ho pianificato l'uscita nei dettagli, dagli orari al percorso in macchina, e ora non mi resta che attendere fiducioso il responso del meteo, che per martedì indica sole dopo qualche giornata coperta. Anche in questo caso, la fortuna mi dà una mano e la giornata che ne esce è limpida oltre le più rosee aspettative, ad assecondare e fare da splendida cornice a quello che fin d'ora posso eleggere a miglior giro dell'anno.

mercoledì 31 agosto 2011

L'alto Tanaro


Ormea - Ponte di Nava - Viozene - Upega - Colle delle Salse - Briga Alta - S. Bernardo di Mendatica - Nava - Ponte di Nava - Ormea (Km 58,1)



Il ritorno in sella dopo più di un mese dalla scalata dell'Agnello mi porta un po' per caso e un po' per necessità in alta Val Tanaro. Abituato negli ultimi anni ad attraversare il fiume poco prima del suo sbocco nel Po nei pressi di Alessandria, mi fa un certo effetto vederne i primi chilometri da Ormea su fino a alle gole del Negrone a monte della confluenza nel Tanarello.
Il percorso dell'ultima domenica di agosto si snoda in massima parte lungo un classico anello di media montagna delle Alpi Marittime culminante ai 1623 metri del Colle delle Salse, anello che per misteriosi motivi in passato mi era sempre sfuggito: è questo il motivo per cui in definitiva accetto di buon grado di ripiegare su questo giro rimandando alle prossime settimane le ultime (due, se andrà bene) avventure over 2000 della stagione.
La partenza da Ormea comporta un paio d'ore di macchina prima ancora di cominciare, ma dopo la lunga astinenza la voglia di tornare a spingere sui pedali è inversamente proporzionale al fastidio di un trasferimento tanto lungo per una meta non proprio da 5 stelle ciclistiche.

mercoledì 27 luglio 2011

Il Tour al Colle dell'Agnello



Casteldelfino - Pontechianale - Chianale - Colle dell'Agnello - Chianale - Pontechianale - Casteldelfino (Km 42,9)



La giornata più attesa dell'anno finalmente arriva. La 18° tappa del Tour 2011 da Pinerolo a Serre Chevalier prevede prima del rientro in Francia il transito lungo la val Varaita fino allo scollinamento ai 2744 metri del colle dell'Agnello, ed è proprio in vetta al gigante alpino che da mesi ho fissato l'obiettivo da raggiungere. Sono tanti anni che manco da queste parti, la condizione fisica nel frattempo è un po' calata, e devo pianificare al meglio lunghezza e tempi dell'itinerario.
Considerato che nelle ultime settimane ho dovuto saltare alcune uscite e ridimensionare le poche effettuate, decido di non strafare e di partire dai 1300 metri di Casteldelfino. D'altronde, l'Agnello è la salita che più mi ha fatto penare anche negli anni buoni, e voglio assolutamente evitare di dover rinunciare magari a un chilometro dalla vetta per aver anticipato la partenza a Sampeyre.

lunedì 11 luglio 2011

La magia di Mombaldone



Canelli - Rocchetta Palafea - Bistagno - Mombaldone - Roccaverano - Vesime - Cessole - Loazzolo - Canelli (Km 66,9)



Prosegue l'estate a singhiozzo con quattro giorni di febbre a inizio settimana che mi mettono al tappeto e mi suggeriscono di cancellare la prevista uscita alpina a vantaggio di una più abbordabile escurione nei territori tra il Belbo e i due bracci del Bormida di Spigno e di Millesimo, dove le colline della Langa astigiana si incontrano con quelle dell'Alto Monferrato alessandrino. È un percorso che avevo in mente di piazzare nel mese di settembre, quando la temperatura fresca l'avrebbe reso certamente più godibile, invece lo catapulto in pieno luglio, sotto un sole che picchierà duro tutto il giorno.
Per una volta, l'itinerario ha una metà ben precisa in Mombaldone, disconosciuto borgo medievale nel basso astigiano, uno di quei posti dove non puoi proprio capitare per caso, ma che una volta raggiunto ti lascia a bocca aperta: un pezzo di Toscana al confine tra Piemonte e Liguria, sicuramente una delle più belle scoperte dell'anno insieme a Cella Monte e Olivola, ma più sorprendente. Il punto dolente, vista la collocazione di Mombaldone, è che quello disegnato diventa l'anello più breve possibile, senza nessuna possibilità di effettuare tagli neppure negli ultimi chilometri, quando il caldo sommato a una condizione approssimativa mi costringeranno a boccheggiare per superare l'ultima asperità della giornata. A parte questo, un giro molto bello, con soltanto un paio di tratti a fondovalle abbastanza noiosi tra la fine delle discese e l'attacco delle successive salite.

martedì 28 giugno 2011

Tra Acqui e la Liguria



Acqui Terme - Terzo - Castelletto d'Erro - Montechiaro d'Acqui - Turpino - Pareto - Mioglia - Cimaferle - Ponzone - Cavatore - Acqui Terme (Km 65,3)



Chiudo un giugno complicato in crescendo con un giro molto bello nella prima metà e comunque interessante anche nella seconda, ma la sensazione è che la forma migliore avrà bisogno di un clima meno torrido per ritornare.
L'itinerario di sabato mattina si snoda sulle colline tra Acqui e la Liguria (dove farò anche una breve escursione a metà percorso), in un territorio completamente inedito che si rivela pienamente all'altezza delle aspettative. Tecnicamente, il percorso risulta impegnativo soprattutto perché tra contropendenze, vento e caldo concede rarissime tregue, mentre l'unico vero passaggio difficile è la salita di Cimaferle, più dura di come la immaginassi.

martedì 21 giugno 2011

Riscatto tra Fontanile e Alice Bel Colle



Masio - Cortiglione - Incisa Scapaccino - Castelnuovo Belbo - Bruno - Mombaruzzo - Fontanile - Castelletto Molina - Alice Bel Colle - Ricaldone - Cassine - Gamalero - Borgoratto Al.no - Oviglio - Masio (Km 66)



Se non posso parlare di riscossa, è comunque un riscatto. Dopo la brutta pagina della settimana scorsa, mi rimetto in gioco con un giro medio-facile con tutte le difficoltà (mai eccessive, peraltro) concentrate nei secondi 15 chilometri. Se l'obiettivo era saggiare le condizioni generali, è andata abbastanza bene; per le imprese più impegnative ci sarà spazio a partire dalla settimana prossima, con tre o quattro giri da preparare con rinnovata fiducia. Per questa volta, può bastare un itinerario che si snoda tra alto Monferrato astigiano e piana alessandrina, baciato finalmente da una splendida giornata, forse la più bella dell'anno quanto a meteo.

martedì 14 giugno 2011

Disavventura a Villa del Foro



Masio - Solero - Quargnento - Castelletto M.to - S. Salvatore M.to - Valenza - Frascarolo - Suardi - Gambarana - Pieve del Cairo - Sale - Piovera - Alessandria - Villa del Foro (Km 92,5)



Quello che doveva essere un (quasi) tranquillo giro di ripresa dopo la scalata del Finestre e il successivo week-end di riposo, si trasforma in un'imprevista e dolorosa débâcle. L'idea era di percorrere un itinerario interamente pianeggiante, con lungo chilometraggio e breve escursione in terra lombarda: alla fine mi tradisce un mix di caldo e stanchezza, cui fa detonatore finale una bibita ghiacciata. Restano a fine giornata tanti dubbi sul prosieguo della stagione.

martedì 31 maggio 2011

Il Giro al Colle delle Finestre



Villaretto - Fenestrelle - Usseaux - Colle delle Finestre - Usseaux - Fenestrelle - Villaretto (Km 43,3)



Finestre dimezzato, ma sempre Finestre. Alla fine è la scelta migliore, a metà strada tra la gita al Sestriere e il fachiraggio del versante valsusino. Quella dalla val Chisone, con partenza da Villaretto a quota 1000, è comunque una salita vera: 1200 metri di dislivello distribuiti su 22 chilometri, con i primi 6 fino a Fenestrelle poco più che in falsopiano, buoni giusto per far girare un po' le gambe prima di cominciare a fare sul serio.

lunedì 23 maggio 2011

I muri di Langa



Alba - Rodello - Albaretto della Torre - Arguello - Cerretto Langhe - Lequio Berria - Borgomale - Alba (Km 67)



Cambio di programma praticamente all'ultimo momento. Per l'ultimo allenamento prima del Finestre (ancora da valutare pure lui), lascio perdere le ipotesi di escursione sull'Appennino attorno al passo della Bocchetta, che per pendenze non mi avrebbe indicazioni utili in vista del mostro alpino, e metto giù un percorso nelle Langhe comprensivo di due delle salite più ostiche della zona. Ne esce un itinerario molto bello e duro, reso ancora più impegnativo dal caldo asfissiante esploso proprio in questi giorni. Alla fine saranno quasi 70 chilometri con dislivello sopra i 1500, punteggiato da tratti in salita al 15% e oltre: senza alcun dubbio l'uscita di gran lunga più difficile della stagione.

mercoledì 18 maggio 2011

L'anello di Acqui



Masio - Castelnuovo Belbo - Casalotto - Castel Boglione - Montabone - Terzo - Acqui Terme - Ricaldone - Alice Bel Colle - Quaranti - Mombaruzzo - Oviglio - Masio (Km 77,4)



Torno ad Acqui dopo un anno da un giro che ricordo tra i più faticosi della passata stagione, quando a causa delle frequenti interruzioni la forma andava e veniva, e capitava con una certa frequenza di imbattermi in giornate di gambe molli che rendevano difficili anche percorsi decisamente abbordabili. Rispetto all'anno scorso, percorro il giro in senso inverso affrontando la salita a Montabone dal versante più duro, allungo la distanza di oltre 20 chilometri e aumento il dislivello totale di 150 metri circa. Ne esce un itinerario di media difficoltà e reso più impegnativo dal forte vento contrario nella prima metà e da una concreta minaccia di temporali che mi inducono a correre a tutta l'ultima ora, col risultato di sbagliare strada per la seconda settimana consecutiva.

martedì 10 maggio 2011

S. Stefano mon amour



Masio - Cortiglione - Incisa Scapaccino - Nizza M.to - Calamandrana - Canelli - S. Stefano Belbo - Marini - Castiglione Tinella - Costigliole d'Asti - Agliano Terme - Castelnuovo Calcea - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 75,9)



Nel primo fine settimana del Giro in Piemonte, non rinuncio alla mia uscita settimanale con ennesima puntata nella zona di S. Stefano che anche in questo caso mi regala una bella variazione sul tema grazie all'inedita e dura salita di Marini, unica vera difficoltà di giornata. Rispetto all'idea originaria, con salita a Mango, taglio leggermente il chilometraggio puntando direttamente a Castiglione Tinella, ma nel finale mi distraggo e prendo la direzione sbagliata a un bivio mal segnalato, con aggiunta di 3-4 chilometri e della salitina di Castelnuovo Calcea, brevissima ma duretta. Alla fine saranno 75 chilometri movimentati solo nella parte centrale, per il resto tanta pianura che per una volta non mi disturba, visto che il giro doveva essere comunque interlocutorio.

lunedì 2 maggio 2011

L'anello di Cella Monte



Masio - Felizzano - Fubine - Cuccaro M.to - Lu - Mirabello M.to - Occimiano - S. Maurizio - Cella Monte - Sala M.to - Ottiglio - Casorzo - Altavilla M.to - Viarigi - Quattordio - Masio (Km 84,5)



Giro molto lungo e discretamente movimentato, risparmiato dal cattivo tempo che aveva caratterizzato le giornate precedenti. Torno in Monferrato dopo circa un mese e mezzo e la prima constatazione, apprezzabile lungo tutto il percorso, è che la natura ha fatto grossi passi in avanti: i tralci scheletriti di marzo si sono allungati e ricoperti di foglie, e in generale tutte le alture sono verdi e rigogliose. A parte questo, molto bello il passaggio nel centro di Cella Monte, soltanto sfiorata in un giro dell'anno scorso, e da ricordare una dolorosa puntura di vespa alla coscia sinistra, che tuttavia inizia a farmi penare solo a giro concluso.

martedì 26 aprile 2011

Sotto la pioggia alla Benedicta



Ovada - Belforte M.to - Lerma - Casaleggio Boiro - Mornese - Monte Lanzone - Capanne di Marcarolo - Campo Ligure - Rossiglione - Ovada (Km 59)



Per una volta privilegio la destinazione finale alla completezza dell'itinerario, e in prossimità del 25 aprile punto deciso alla cascina Benedicta, teatro di uno dei più efferati eccidi subiti dai partigiani. Vista la concomitanza della festa della Liberazione con Pasquetta, mi tocca anticipare il giro di un paio di giorni e soprattutto sfidare i capricci del tempo. Per tutta la mattina è piovigginato, e anche quando parto in macchina per Ovada le nuvole che si addensano sugli Appennini non lasciano pensare niente di buono: le previsioni escludevano piogge intense, ma la probabilità di prendere acqua a questo punto mi sembra molto elevata. Tecnicamente, classifico il percorso come montano non tanto per la altitudini (non raggiungo mai gli 800 metri), quanto per il contesto appenninico del tratto da Mornese a Campo Ligure e per il dislivello complessivo per la prima volta sensibilmente superiore ai 1000 metri.

lunedì 18 aprile 2011

In Langa tra le province di Asti e di Cuneo



Belveglio - Mombercelli - Montegrosso - Costigliole d'Asti - Castiglione Tinella - Valdivilla - S. Stefano Belbo - S. Libera - Seirole - Canelli - Moasca - Castelnuovo Calcea - Mombercelli - Belveglio (Km 65,8)



Giro molto bello, perfettamente equiliobrato tra chilometraggio, valore tecnico e piacevolezza del tracciato, il tutto baciato da un mattino di aprile inizialmente fresco e poi progressivamente più caldo ma mai fastidioso. Rispetto alla settimana prima ci saranno 10 gradi in meno, dunque clima ideale per pedalare sia in salita che in discesa.

lunedì 11 aprile 2011

Estate anticipata a Bric delle Forche



Masio - Belveglio - Mombercelli - Castelnuovo Calcea - Moasca - S. Stefano Belbo - Seirole - Cassinasco - Canelli - Calamandrana - Nizza M.to - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 76,4)



Inizio aprile o fine giugno? È l'interrogativo di questo sabato con temperature sopra i 30°, almeno 10 oltre le medie del periodo. La cosa mi farebbe anche piacere, se non fosse che ho pianificato il giro finora più lungo dell'anno, sui 75 km, e col gran caldo c'è il grosso rischio di ritrovarmi senza accorgermene disidratato, soprattutto negli ultimi 25 km pianeggianti.
Il percorso, a dire la verità un po' sotto le attese, si divide in tre parti, con inizio e finale solo leggermente mossi, e parte centrale con scalata quasi interamente inedita al Bric delle Forche dal versante di Seirole.

martedì 29 marzo 2011

Le colline del Barolo



Gallo d'Alba - Grinzane Cavour - Diano d'Alba - Sinio - Serralunga d'Alba - Perno - Monforte d'Alba - Barolo - La Morra - Gallo'd'Alba (Km 49,3)



Primo obiettivo della stagione 2011 centrato. Per l'ultimo sabato di marzo avevo programmato una sortita nelle Langhe, 50 km movimentati attraverso strade e paesi che più classici non si può, il terreno di innumerevoli uscite negli anni addietro che oggi riassaporo a distanza di mesi se non anni. Certo, la stagione non è certo la migliore per godersi gli impareggiabili scenari delle colline del Barolo (ma c'è di buono che a marzo non c'è praticamente traccia di turisti e scarseggiano pure le moto), e pure la giornata è tutt'altro che da incorniciare, col sole che fatica a farsi sentire velato dalla foschia e raffreddato da un vento da SE a tratti molto fastidioso; e tuttavia, pur con un occhio sempre attento all'orologio, sono questi i giri che danno il più vero significato al mio andare in bici, forse più delle arrampicate estive sulle Alpi, sicuramente più della ricerca di nuovi luoghi e nuovi percorsi tra le province di Asti e Alessandria.

lunedì 21 marzo 2011

Le colline del Monferrato



Masio - Quattordio - Montemagno - Grana - Casorzo - Olivola - Frassinello M.to - Camagna M.to - Cuccaro M.to - Fubine - Felizzano - Masio (Km 62,3)



Giornata finalmente primaverile, con sole pieno, temperatura intorno ai 20 gradi e aria asciutta dopo le piogge dei giorni precedenti: l'ideale per una bella pedalata e per un giro appagante anche dal punto di vista paesaggistico.
Metto di nuovo in cantiere una sessantina di chilometri, ma stavolta mi dirigo a nord, in pieno Monferrato, con due o tre passaggi inediti che si riveleranno i più remunerativi del percorso. Per il resto, partenza e arrivo in piano e i 40 chilometri centrali in continuo saliscendi, con pendenze in generali morbide salvo un paio di significative eccezioni.

lunedì 7 marzo 2011

Andar per neve



Masio - Cortiglione - Incisa Scapaccino - Nizza M.to - Castel Boglione - Rocchetta Palafea - Calamandrana - Nizz M.to - Incisa Scapaccino - Cortiglione - Masio (Km 59,5)



Buon giro, ben calibrato come chilometraggio e altimetria, e discretamente appagante anche dal punto di vista paesaggistico, sebbene la foschia limiti la visuale a pochi chilometri.
Tra giovedì e venerdì c'è stata una debole nevicata, e l'idea è di andare a scovare un po' di bianco a bordo strada. Per riuscirci, bisogna inoltrarsi tra le alture sopra Nizza, che superano i 400 metri e dovrebbero aver conservato qualche centimetro di neve almeno nei versanti esposti a nord. L'altro obiettivo è di incrementare quel tanto che basta lunghezza e difficoltà del percorso rispetto alle settimane precedenti, fino a raggiungere i 60 Km e superare i 500 metri di dislivello. Il risultato è un giro che ripercorre in buona parte un itinerario testato l'autunno scorso, con la variante che partenza e arrivo sono a Masio e soprattutto che una volta raggiunta Rocchetta Palafea non scendo in valle Bormida, ma taglio direttamente per Calamandrana.

lunedì 28 febbraio 2011

L'anello di Mombaruzzo



Masio - Oviglio - Borgoratto Al.no - Gamalero - Mombaruzzo - Bruno - Castelnuovo Belbo - Masio (Km 45,5)



Pomeriggio molto freddo, con nuvole basse e venticello che penetra nelle ossa per almeno due terzi del giro, poi si decide a uscire un debole sole quando ormai sono sulla via del ritorno dopo che ho tagliato un breve excursus tra Mombaruzzo e Nizza, riducendo il chilometraggio finale a un pur dignotoso 45,5.

mercoledì 16 febbraio 2011

L'anello di Bricco Monti



Masio - Bricco - Montaldo Scarampi - Bricco Monti - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 45)



Seconda uscita 'per bricchi' in una giornata freddina e leggermente ventilata che mi lascerà fastidiose conseguenze per i 2-3 giorni seguenti. L'idea è di replicare il giro della settimna prima intensificando chilometraggio e dislivello per il poco che il momento della stagione consente. Preparo un percorso 'variabile', con un massimo di 50 chilometri e 600 metri di dislivello, riducibile in qualsiasi momento nel caso che si accenda la spia, cosa che avverrà effettivamente all'altezza di Mombercelli. A fine giro, conterò comunque quattro salitelle portate a termine e tanti, tantissimi saliscendi, alcuni dei quali tosti al di là del mio precario stato di forma, che quasi senza accorgermene mi prosciugano le energie.

lunedì 7 febbraio 2011

L'anello dei bricchi



Masio - Quattordio - Cerro T.ro - Rocchetta T.ro - Ronchi - Briccofiore - Masio (Km 34,8)



Dopo quattro mesi di inattività, ritorno in sella col proposito di dare maggiore continuità alla stagione rispetto agli ultimi anni, quando pause obbligate - ubi maior... - di settimane o mesi mi costringevano ogni volta a ricominciare daccapo, vanificando quel po' di allenamento faticosametne guadagnato. Idee e progetti non mancano, vedremo cosa mi riuscirà di mettere in pratica e cosa rimarrà soltanto sulla carta.
La giornata è innaturalmente calda per il periodo dell'anno, e se nei tratti in ombra fa piuttosto fresco, in quelli esposti al sole, soprattutto in salita, spargo le prime gocce di sudore della stagione.