lunedì 22 febbraio 2010

Su e giù attorno a Mombercelli



Masio - Belveglio - Vinchio - Mombercelli - Montaldo Scarampi - Roeto - Mombercelli - Belveglio - Masio (Km 40,6)



Non è esattamente il giro che avevo preparato, ma per un freddo pomeriggio di fine febbraio basta e avanza; alla fine metto in cascina altri 40 chilometri e un paio di salitelle, la prima delle quali in teoria breve ma molto tosta, mentre un terzo strappo rimane in canna per la prossima occasione.
Parto subito dopo pranzo con sole velato e leggero vento alle spalle, condizioni ideali per i primi dieci chilometri di riscaldamento lungo una deserta val Tiglione, fino a Belveglio. Quando lascio la provinciale e, dopo un altro chilometro in piano, imbocco a sinistra una delle stradine che portano a Vinchio, sono preparato ad affrontare il paio di chilometri che si annunciano come i più difficili della giornata. Purtroppo, appena la strada inizia a salire, mi trovo davanti una brutta sorpresa: la parte centrale della salita non solo è sterrata, ma ridotta a un impraticabile impiastro di neve e fango. Sono rischi che si corrono quando ci si infila in strade troppo sconosciute, fatto sta che non mi resta che mettere i piedi a terra e proseguire per qualche centinaio di metri con la bici a fianco. Quando finalmente torna l'asfalto e posso risalire in sella, buona parte del dislivello è già alle mie spalle, ma prima di raggiungere Vinchio rimangono un paio di rampe buone per testare la gamba in salita.

lunedì 15 febbraio 2010

Tra Tanaro e Belbo



Masio - Castelnuovo Belbo - Incisa Scapaccino - Vinchio - Cortiglione - Castagnassa - Masio (Km 33,7)



L'inverno infinito concede una tregua di qualche ora di mezzo sole tra una nevicata e l'altra. Sembra più fine gennaio che metà febbraio, siamo ancora parecchio sotto i dieci gradi e non sono queste le giornate che mi invogliano a inforcare la bici. Però le settimane passano, l'astinenza dura da tre mesi abbondanti e sono stufo di aspettare i primi cenni di una primavera che rischia di arrivare parecchio più tardi del solito.
Il percorso del primo giro della stagione era pronto da settimane, non resta che coprirsi bene e partire subito dopo pranzo, nel breve scorcio di pomeriggio con temperatura umana. C'è di buono l'assenza di vento, sia perché l'aria sarebbe fredda, sia perché affrontare le prime pedalate dell'anno controvento non è mai un piacere.